Priebke in vacanza sul lago nella villa di un ex Gestapo

Il 92enne responsabile dell´eccidio delle Fosse Ardeatine trasferito ai domiciliari da Roma in provincia di Varese

La protesta dei consiglieri provinciali di Rifondazione e le polemiche sulla richiesta di grazia
il capitano L´ufficiale delle SS è giunto giorni fa e la residenza è controllata dai carabinieri

VARESE – C´è un passato che non si potrà mai dimenticare e i cui protagonisti negativi continuano a alimentare polemiche. È il caso di Erich Priebke che sta trascorrendo le vacanze in collina a Cardana di Besozzo, nella provincia di Varese. L´ex capitano delle SS, che oggi ha 92 anni, è stato condannato all´ergastolo per la strage delle fosse Ardeatine.
La sua vacanza al Nord è stata autorizzata dal tribunale di Roma, città nella quale risiede, condannato a vita ma agli arresti domiciliari, per motivi di età e di salute. L´ex ufficiale nazista era stato riportato in Italia nel ‘95 dopo i decenni passati nella località andina di Bariloche, in Argentina, assieme alla moglie (morta proprio un anno fa).
Priebke è in questi giorni ospite di un amico tedesco, scultore, nella villa con giardino che appartenne a Herman Bickler, capo della Gestapo a Parigi dal 1943 al 1945. La residenza è controllata dai carabinieri.
La località si trova a metà strada tra Varese e il lago Maggiore, a pochi chilometri dalla casa di Gemonio dove abita Umberto Bossi. Una zona dove numerose sono le ville di cittadini tedeschi che hanno trovato qui un loro piccolo paradiso montano. Ma la tranquilla vacanza di Priebke, responsabile della feroce esecuzione di 355 persone a Roma il 24 marzo del 1944, è diventato un piccolo caso politico locale. Due consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista, Vittorio Solanti, sindaco di Samarate e Giampaolo Livetti, hanno presentato ieri un´interrogazione al presidente della Provincia di Varese, il leghista Marco Reguzzoni. Dal momento che ritengono la presenza dell´ex capitano delle SS «offensiva per la memoria di quanti, anche nella nostra provincia, persero la vita per difendere i valori di libertà, fratellanza e democrazia nella lotta contro il nazifascismo», i due consiglieri di Rifondazione chiedono al presidente della Provincia «se stigmatizza l´indegna presenza di Priebke nella provincia di Varese o se la tollera con indifferenza». Per ora non si conosce la risposta, ma la vicenda viene a inserirsi in una polemica che dura da anni e che a luglio era stata rilanciata quando gruppi di destra avevano di nuovo avanzato la richiesta di grazia per il responsabile della strage delle Ardeatine. A suo sostegno si era mossa la Fiamma Tricolore, che voleva organizzare una manifestazione nella capitale a favore della concessione della grazia. Il “presidio” era stato contestato dal centrosinistra, dai famigliari delle vittime e dai partigiani. Alla fine il prefetto Achille Serra aveva bocciato l´iniziativa. La notizia era stata accolta positivamente dal sindaco Veltroni: «Credo di interpretare il sentimento della stragrande maggioranza dei romani quando dico che l´iniziativa avrebbe rappresentato un intollerabile affronto alla comunità ebraica, a tutta la città e alla sua memoria. Se c´è una manifestazione da fare, è per i morti delle Fosse Ardeatine, non certo per il loro carnefice». Polemico era invece stato il capogruppo di An alla Provincia di Roma, Piergiorgio Benvenuti: «La ferma condanna dell´eccidio alle Fosse Ardeatine rimane, ma andava difesa la possibilità per tutti di esprimere le proprie idee e di manifestare liberamente, senza creare disordini».