Attesissima sia dagli addetti ai lavori, sia dai lettori e notevolmente cresciuta rispetto alle passate edizioni, prenderà il via giovedì al Palazzo dei Congressi di Roma, “Più libri, più liberi”. Giunta alla sua quarta edizione, la Fiera della Piccola e Media Editoria, che si avvale del sostegno del Comune e della Provincia di Roma, così come di quello della Regione Lazio, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Istituto Scolastico Regionale per il Lazio e dell’Atac, raccoglie quest’anno i suoi frutti e cresce. Così come crescono i piccoli e medi editori che, nel 2004 hanno visto aumentare del 20% i titoli pubblicati e, anche se restano la maggior parte delle
volte ignorati dalla grande distribuzione, aumentano del 5% la loro presenza nelle librerie. Eppure, a giudicare l’affluenza a “Più libri, più liberi” degli anni passati, i lettori sembrano apprezzare la ricchissima offerta proposta da questa fetta di editoria, così come premiano la passione con cui le piccole case editrici, realizzano i propri testi. Un’esclusiva e ricchissima produzione che si dà appuntamento a Roma, per una kermesse di quattro giorni, dall’intensa programmazione che, negli oltre 200 eventi che la compongono, lascia spazio alle
presentazioni, agli incontri con gli autori, alla letteratura per ragazzi, così come ai momenti di dibattito e confronto tra editori ed addetti ai lavori. La Fiera della Piccola e Media Editoria si fa sempre più festival letterario con una programmazione curata dagli stessi autori che
quest’anno propone percorsi definiti. Definiti ma aperti a tutti i gusti. Si va infatti, dal coinvolgente noir, per cui sono previste le presentazioni di libri come Serial Killer e Roma Criminale e l’incontro con autori come Andrea Camilleri, alla poesia – a cui viene dedicata anche la tavola rotonda in programma giovedì dal titolo “Dopo Pasolini: si può ancora scrivere di poesia civile? ”. Così come
ampio spazio viene dedicato alla storia e alla conoscenza delle altre culture – sudafricana ed asiatica – come quelle di cui parlano Hiromo Goto in Coro di Funghi e Yin Chen in Lettere cinesi, previsti sempre per il pomeriggio di giovedi. Anche il giornalismo trova il suo spazio in un confronto che parte dalla discussione sui sette grandi scandali americani narrati dai Premi Pulitzer – sabato 10 dicembre – e che arriva fino a casa nostra, alle difficoltà che incontra il giornalismo d’inchiesta italiano, affrontate durante la presentazione del libro di Oliviero Bea: Trilogia della censura che si svolgerà domenica 11. Anche gli amanti di musica e tavola potranno trovare pane per i loro
denti; nello spazio del Caffè Letteraio sono infatti, previste le esibizioni di gruppi che suoneranno dal vivo alternandosi sul palco,
mentre cuochi, amanti della buona cucina, esponenti di Slow Food e l’attrice Marisa Laurito si confronteranno nella tavola rotonda “La gara in tavola” di venerdi 9 dicembre.
Molteplici gli appuntamenti in programma dedicati agli addetti ai lavori. Sin dall’inizio infatti, la manifestazione voluta dall’Aie, Associazione Italiana Editori, si è caratterizzata proprio per questa sua ricerca di momenti ed occasioni in cui discutere dei problemi che le esperienze legate alla piccola e media editoria, si trovano quotidianamente ad affrontare. Distribuzione, promozione, rapporto con i media e con gli altri linguaggi e l’ingresso sul mercato di nuovi soggetti legati alla tecnologia, sono le tematiche principali che verranno discusse durante le quattro giornate della manifestazione.
Momenti che partono non a caso, con quello previsto giovedì alle 14.00, proprio in occasione dell’inaugurazione con il convegno organizzato dall’Aie: “Crescere insieme, crescere tutti”. Quali strumenti per favorire il consolidamento e lo sviluppo della piccola e media editoria. La ricerca di un modello di crescita comune è l’obiettivo che si pongono gli organizzatori che si confronteranno partendo dai risultati della ricerca, realizzata dall’Aie, sui consumi culturali nel Lazio. Particolare rilievo assume il rapporto tra libri, editoria ed internet che si declina nei diversi incontri; sia in quelli relativi alla distribuzione e alla ricerca di nuove fette di mercato, sia in quelli che si concentrano sulle nuove esperienze di e-learning e print on demand. Da una parte il web viene esplorato come nuovo e possibile spazio di vendita, dall’altra l’aumento di riproduzione e scambio di testi e cultura, reso possibile dalle nuove tecnologie, viene percepito soltanto come una minaccia. Anche se alcune case editrici iniziano a fare esperienze di copyleft – proteggendo le loro pubblicazioni con licenze che ne permettono la diffusione purché non a scopo di lucro – il dibattito sul rapporto tra editoria, web e trasmissione della cultura in
rete, sembra ancora non essere riuscito ad oltrepassare le barriere del copyright.