ROMA – Ritiene «deleterie» le riforme della Cdl sulla giustizia e giudica incostituzionali alcune norme sull’ ordinamento giudiziario. Eppure il responsabile Giustizia di Rifondazione, Giuliano Pisapia, riconosce che la questione del ruolo del Csm denunciata da Pera non è una censura infondata, ma un utile invito alla riflessione.Esagera Pera quando accusa il Csm di «interferenza» con il Parlamento sovrano?«Pera non più di un anno fa fece discutere al Senato un documento contro i giudici e quella sì, fu un’ interferenza gravissima sui cui il presidente dovrebbe fare autocritica. Ciò non toglie che il problema di cui parla Pera si pone oggi e si è posto in passato come io stesso ho segnalato più volte».Quindi non è vero che il Csm può e deve intervenire anche dove non gli è richiesto?«In un rapporto di leale collaborazione tra i poteri dello Stato non dico che non sia utile la valutazione del Csm su progetti di legge, ma in più di una occasione abbiamo visto il Csm criticare provvedimenti del Parlamento. Un conto è la collaborazione, altra cosa è entrare nella polemica politica esasperando lo scontro tra poteri».Vede anche lei il Csm come una «terza Camera»?«Non la metterei in questi termini… Certi pareri del Csm possono essere anche condivisi, ma esiste un problema di opportunità. Quando si arriva allo scontro diventa più difficile trovare soluzioni equilibrate e utili. E poiché la giustizia non è dei magistrati né degli avvocati ma dei cittadini che ne usufruiscono, esprimere pareri è giusto ma per farlo gli operatori del diritto hanno le loro associazioni di categoria che vengono sempre ascoltate in Parlamento quando si discutono provvedimenti sulla giustizia. Sta a loro e, ovviamente, all’ opposizione in Parlamento, contrastare le riforme ritenute controproducenti».Pera non è convinto che alcune azioni del Csm siano «coperte» dalla Costituzione. Lei che ne pensa?«Anche Ciampi ha di recente richiamato il Csm e forse nelle sue parole era implicita la richiesta di essere più coerente con l’ articolo 105 della Costituzione. Al Csm spettano assunzioni, assegnazioni, trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati. Il Csm si occupi di far sì che la giustizia funzioni per quelle che sono le sue competenze».È vero, come dice Casini, che sulla giustizia si sono perse molte occasioni?«Si, è vero e la Cdl ha le sue grandi responsabilità. Bisogna in ogni caso uscire dal vicolo cieco di dichiarazioni e ingerenze incrociate, altrimenti lo scontro si accrescerà sempre più come dimostrano le reazioni al richiamo di Pera: il centrodestra lo appoggia acriticamente e il centrosinistra lo attacca altrettanto pregiudizialmente. La lotta degli schieramenti contrapposti porta a risultati disastrosi»