Pisa, voto agli immigrati Via libera dalla Provincia

Per ora è solo un atto politico. La pratica si scontra con le normative nazionali e i no di Tar e Consigli di Stato. Perché la legge italiana è chiara: gli immigrati non possono votare. Eppure sono in tanti a giudicare «un evento» la decisione, la prima in Italia, del consiglio provinciale di Pisa di modificare lo statuto e prevedere per gli extracomunitari il diritto di andare alle urne. «Probabilmente non accadrà alle prossime elezioni amministrative del 2009 – spiega Andrea Pieroni, 47 anni, (Margherita), presidente della Provincia di Pisa, ma è comunque un segnale, un modo di fa sapere che per noi gli immigrati sono un patrimonio da tutelare anche nei diritti civili e democratici». La decisione è stata approvata dalla maggioranza (Ds, Margherita e Comunista Italiani) con il sì esterno di Rifondazione e Verdi. L’opposizione (An, Fi e Udc) non ha partecipato al voto ritenendo l’atto illegittimo. «Ma non è stato un no di principio – spiega Pieroni -. La Costituzione non vieta che gli stranieri abbiano il diritto di voto, ma parla di cittadini. Noi vogliamo rispettare la Costituzione e dunque bisogna lavorare perché i nostri immigrati regolari siano considerati a tutti gli effetti cittadini italiani. Oggi si diventa tali solo per nascita o per matrimonio». A Pisa e provincia, di immigrati non cittadini ce ne sono 18 mila e il trend è in crescita. Non ci sono stati mai problemi. «Pisa e la sua provincia sono per storia e mentalità tolleranti e da sempre aperti all’immigrazione – dice il sindaco Paolo Fontanelli -. Eravamo una repubblica marinara che guardava al Mediterraneo, oggi siamo una città universitaria e un luogo di accoglienza per extracomunitari perfettamente integrati. Abbiamo anche una forte presenza di rom, in percentuale tra le più alte d’Italia, accettati senza grossi problemi. Il Comune sta discutendo d modificare il proprio statuto, credo che siano segnali importanti». La decisione della Provincia di Pisa è stata accolta con entusiasmo dal parlamentare della Margherita Ermete Realacci che la definita «una scelta di grande civiltà e lungimiranza». Non mancano le polemiche. I senatori della Lega Nord in una nota chiedono il pugno di ferro. «Certe amministrazioni, come quella di Pisa – scrivono – stanno facendo pressione perché agli extracomunitari siano concesse case e diritto al voto. Questo porterà alla morte della nostra cultura».