Piombino, muore travolto dal carrello

E’ stato trascinato per una quarantina di metri da un carrello carico di vergelle di ferro per quattro tonnellate. Quando l’hanno ritrovato, ormai privo di vita, il conducente e il capoarea hanno avuto un malore. Di solito le morti bianche nelle acciaierie avvengono quasi tutte in modi orrendi. E quella Luca Rossi, operaio alla ex Lucchini di Piombino (da meno di un anno l’azienda è di proprietà dei russi della Severstal) non si sottrae a questa regola. L’episodio è accaduto domenica scorsa. Immediato, lo sciopero di ventiquattro ore di tutto il complesso siderurgico.
La Segreteria nazionale della Fiom in un comunicato ha espresso «cordoglio e sdegno». «Ai familiari va la più sentita partecipazione di tutta la nostra organizzazione – si legge – al dolore determinato da questa ingiusta e inaccettabile perdita». «Questo nuovo incidente, che segue una catena di altri eventi luttuosi che hanno colpito il lavoro in queste settimane – continua la nota – è il segno di una realtà in cui l’organizzazione produttiva non rispetta le esigenze di salute e di sicurezza dei lavoratori», afferma la Fiom chiedendo che sia fatta «piena luce su questo ennesimo evento tragico e che i responsabili, a tutti i livelli, siano colpiti con il rigore della legge».
«Occorre impedire che le imprese operino con ritmi, condizioni e rapporti di lavoro che conducono inevitabilmente all’infortunio», prosegue la nota. La segreteria nazionale della Fiom ha annunciato che intende sviluppare «un’iniziativa straordinaria per fermare la strage sui luoghi di lavoro». Le cause effettive dell’incidente sono in corso di accertamento.
Da una prima ricostruzione della dinamica sembra che il conducente del carrello non sia riuscito a scorgere l’operaio a causa dell’ingombro causato proprio dal carico di vergelle. Tra i lavoratori c’è molta rabbia. Se da una parte riconoscono che la Severstal ha investito qualcosa negli impianti, dall’altra fanno notare che i ritmi di lavoro «sono aumentati in questi mesi in modo spaventoso». Proprio dalla Toscana arriva l’annuncio del presidente della Regione Claudio Martini. «Entro la fine dell’anno la giunta terminerà il lavoro di stesura della proposta di legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. «Occorre – ha aggiunto Martini – unire gli strumenti della normazione, della vigilanza e della prevenzione con l’idea culturale che la sicurezza è un bene fondamentale, che garantisce anche la produttività e la competitività dell’azienda». «Ma la normazione regionale – ha concluso – deve necessariamente collegarsi a un quadro nazionale di riferimento». Proprio nei giorni scorsi il ministro del Lavoro Damiano ha annunciato che per la fine dell’anno sarà pronta una prima bozza di ”Testo unico” sulla sicurezza da inviare alle Camere.
Il tema più spinoso rimane quello dei subappalti, che necessariamente «sfarinano il tessuto produttivo». «Non credo – ha chiarito Martini – che sia costituzionalmente possibile eliminare i subappalti. Comunque il ministro Cesare Damiano ha già annunciato una pdl in materia». Sulla vicenda di Piombino sono intervenuti anche i gruppi del Consiglio regionale della Toscana, del Prc e dei Verdi. «Gli incidenti sul lavoro non sono frutto di disgrazia, ma delle condizioni nelle quali si opera nelle fabbriche», si legge in una nota firmata dal capogruppo del Prc Monica Sgherri. «Non possiamo di conseguenza abituarci alle morti ed agli incidenti sul lavoro, come se fossero dolorosi avvenimenti ineluttabili». Sgherri ha annunciato una interrogazione in merito. Cordoglio è stato espresso anche dal capogruppo dei Verdi Lupi ricordando che «proprio i dati Irpet sulla situazione degli infortuni a Piombino fotografano drammaticamente la realtà: i casi di morte sono superiori del 50% alla media Toscana». La giornata di ieri ha registrato altri infortuni sul lavoro. Un operaio italiano di 48 anni residente a Verbania è rimasto vittima di un incidente mortale ad Ascona, nel Canton Ticino. A renderlo noto è un comunicato della polizia cantonale ticinese. Dalle prime indicazioni sembra che l’operaio sia stato schiacciato mentre era occupato a svolgere alcune mansioni nel vano dell’ascensore di una palazzina.