Il prodotto interno lordo cinese è salito nel terzo trimestre del 2009 dell’ 8,9% rispetto all’anno precedente, mentre i consumi interni sono aumentati di ben il 17,0% ed il potere d’acquisto reale dei lavoratori urbani è cresciuto del 9,3% nello stesso periodo.
Cifre apparentemente aride che tuttavia devono rincuorare i comunisti italiani e di tutto il mondo.
Mentre infatti il capitalismo statunitense e mondiale fatica ad uscire dalla gravissima crisi finanziaria e produttiva del 2007/2009,con i lavoratori occidentali sempre più impoveriti, la Cina socialista accelera il passo della sua crescita smentendo tutte le interessate Cassandre, anche di estrema sinistra, che nell’autunno del 2008 prevedevano la rapida fine del miracolo economico cinese.
Il tasso di aumento dell’ 8,9% diventa invece un tassello di quella spettacolare dinamica produttiva che porterà la Cina a superare nel 2009 il prodotto interno lordo (a parità di potere d’acquisto) degli Stati Uniti, in precedenza la prima potenza economica del mondo..
Ma non solo. L’aumento impressionante del PIL cinese è avvenuto essenzialmente attraverso l’intervento pubblico e l’azione delle imprese di stato, mentre si è invece ridotto sensibilmente il peso relativo della “linea nera”, del settore privato autoctono e delle multinazionali straniere all’interno del processo produttivo cinese: anche rispetto a questa positiva notizia rimandiamo ad un prossimo approfondimento.
Fonte : www.lacinarossa.net