Pericoli di fascismo e revanscismo in Lituania

Il 9 giugno 2009 il Parlamento della Repubblica di Lituania ha adottato in prima lettura una serie di emendamenti al Codice Penale Lituano; e nel corso della sessione che comincerà a settembre è prevista la loro adozione definitiva; ciò comporterà la criminalizzazione dell’approvazione pubblica, della negazione, della minimizzazione o della giustificazione dei “genocidi commessi dal comunismo e dal fascismo”. Gli emendamenti sottoposti al voto, se verranno approvati, criminalizzeranno anche il fatto che vengano “diffamati” pubblicamente i cosiddetti “combattenti per la libertà della Lituania – i combattenti volontari, che negli anni 1944-1953 si sono battuti con le armi contro l’occupazione sovietica”. Gli emendamenti all’articolo 194 del Codice Penale, sottoposti al voto dai membri del partito “Unione per la Patria – Cristiani Democratici Lituani”, Paulus Saudargas e Petras Lauomanas, prevedono ammende, restrizioni della libertà individuale, arresti e anche pene detentive fino a 3 anni di carcere.

Se questi emendamenti entrassero in vigore, il Parlamento della Repubblica di Lituania, che è attualmente dominato dall’Unione della Patria – Cristiani Democratici Lituani:

– collocherà sullo stesso piano comunismo e fascismo, sebbene non siano paragonabili.

– proibirà la messa in discussione della reputazione dei membri del cosiddetto “Movimento di lotta per la libertà della Lituania” e di indagare sulle loro biografie, sebbene una gran parte di loro siano stati collaboratori nazisti e abbiano preso parte ai massacri di massa della popolazione civile della Lituania durante la Seconda Guerra Mondiale, commettendo in tal modo crimini contro l’umanità; la maggior parte di costoro è stata addestrata dall’esercito nazista in ritirata e dai servizi specializzati nelle operazioni terroristiche, attuate anche dopo la guerra, soprattutto contro i civili.

Ben avendo presente tutto ciò, occorre considerare tali emendamenti come segnali di revanscismo e di fascismo, come un attacco diretto contro la libertà di opinione e i diritti dell’Uomo, contro cui deve manifestarsi una reazione decisa. Nessuno deve permettere l’entrata in vigore di questi emendamenti. Il Partito politico “Frontas” e il Partito Socialista della Lituania fanno appello a tutte le organizzazioni progressiste presenti nel mondo, alle organizzazioni di difesa dei diritti dell’Uomo, in particolare a quelle che conducono la caccia contro i criminali di guerra in fuga e a coloro che hanno commesso crimini contro l’umanità, per tradurli di fronte alla giustizia, perché reagiscano di fronte al progetto del Parlamento della Repubblica di Lituania relativo all’approvazione degli emendamenti al Codice Penale, usando tutti gli strumenti legali di pressione e di influenza, allo scopo di non far applicare queste misure riprovevoli e vergognose. Noi suggeriamo la creazione immediata di una commissione internazionale di inchiesta, caso per caso e in modo imparziale, sulle biografie dei “membri del movimento di lotta per la libertà della Lituania”, utilizzando le informazioni disponibili in molti paesi. E’ solamente agendo in questo modo che potremo opporci alla resurrezione del fascismo e del revanscismo.

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Traduzione di Mauro Gemma per www.lernesto.it