Perchè abbiamo votato il documento della Segreteria nazionale

L’area Essere Comunisti ha deciso di votare il documento proposto dalla Segreteria nazionale. Quali sono i motivi di questa scelta? Sono diversi e cercherò di riassumerli.
1) La Conferenza d’organizzazione non è un congresso. Il prossimo Congresso nazionale del partito si terrà tra un anno e in quella sede si confronteranno le varie opzioni politiche. Oggi, con un partito in gravi difficoltà politiche e organizzative, riteniamo del tutto inutile riproporre, per la Conferenza di organizzazione, un meccanismo congressuale con documenti contrapposti che si risolverebbe in una conta. È invece opportuno dare a tutti i compagni e a tutte le compagne, soprattutto nei circoli, la possibilità di portare il loro contributo, al di là delle rigide appartenenze ad aree congressuali, per migliorare lo stato organizzativo del partito.
2) Il documento che ci viene proposto è un documento che può essere emendato, sia dal Comitato politico nazionale sia dalle varie istanze del partito. La possibilità, nel partito, di affrontare le nostre discussioni con questa modalità è sempre stata una nostra richiesta. Infatti all’ultimo Congresso avevamo criticato la maggioranza che aveva imposto un confronto a documenti contrapposti. Riteniamo positivo che si ritorni a un metodo dove non vige più la logica del “prendere o lasciare”, e grazie al quale è invece possibile entrare nel merito, portare contributi, fare sintesi.
3) Questo significa che condividiamo tutto quanto sta scritto nel documento della Segreteria nazionale? Assolutamente no. Proprio per questo abbiamo già presentato alcuni emendamenti integrativi e sostitutivi che speriamo possano costituire un primo contributo al dibattito dei circoli. In particolare, sulla scelta politica di costituire la sezione italiana della Sinistra europea – scelta su cui confermiamo un netto dissenso – riteniamo debba essere approfondita la discussione del partito, e per questo abbiamo formulato un’ampia proposta alternativa che presentiamo in forma di emendamento sostitutivo. Così come abbiamo preparato contributi sulla democrazia interna, sul rapporto tra circoli territoriali e circoli tematici, sul quotidiano «Liberazione», sulla centralità dei temi del lavoro e della questione meridionale. È indicativo e positivo il fatto che già in sede di Cpn alcuni nostri emendamenti siano stati accolti e inseriti nel documento e che altri, da noi proposti siano stati votati da compagni che non sono della nostra area. Altrettanto positivo consideriamo il fatto che noi abbiamo votato emendamenti di altri compagni di cui abbiamo condiviso i contenuti. Se questo metodo si estenderà in tutti i circoli, potremo fare un dibattito proficuo e utile per tutto il partito.