Ordine del giorno del CPF del PRC di Massa Carrara sulla 194

Presentiamo quest’ordine del giorno al comitato politico federale perche’ ci sembra giusto come partito prendere posizione su quanto sta accadendo “attorno” alla legge sull’interruzione di gravidanza, meglio conosciuta come 194. Questa legge frutto di dure battaglie del movimento femminista e di una mediazione tra le forze della sinistra con altre laiche e cattoliche ha fatto fare al nostro Paese un balzo in avanti in fatto di laicita’ dello Stato e conquista da parte della donna del diritto all’autodeterminazione. Questa legge ha dato tutela alle donne ed ha fatto si che tutte avessero pari diritti e dignita’ sconfiggendo in questo modo la piaga dell’aborto clandestino . Dopo 30 anni ci troviamo ancora a difenderla dagli attacchi della Chiesa e di questo governo. Gia’ dall’approvazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita che non siamo riusciti a cancellare con il referendum di giugno sapevamo che la 194 era nel mirino: infatti il riconoscimento giuridico dell’embrione come persona e’ stato il grimaldello per scardinare la legge. Da giugno in poi l’offensiva non si e’ piu’ fermata ed ora la santa alleanza Vaticano, Storace, Udc, ha formalizzato la sua battaglia con una serie di proposte atte a minare al cuore la legge, cercando di bloccare la sperimentazione della pillola abortiva che viene gia’ usata in Spagna, Svizzera e Francia, isituzionalizzando la presenza dei volontari del Movimento per la vita nei consultori fino alla richiesta del neo segretario Udc a costituire una commissione d’inchiesta sul funzionamento e la piena applicazione della legge.
La legge non e’ stata pienamente applicata o non ha funzionato? I dati sono a disposizione del ministero della sanita’ e dicono che dal 1982 al 2003 gli aborti in strutture pubbliche segnano un dimezzamento.

Per quanto riguarda la prevenzione invece solo il 4% dei fondi destinati ai consultori vengono impiegati a questo scopo.In Italia mancano almeno 9oo consultori, la legge dice che ci vorrebbe una strutura ogni 20 mila abitanti. Nel Lazio con Storace presidente si sono chiuse 21 strutture (la compagna Sentinelli potra’ confermare) e a Milano grazie a Formigoni e’ in atto una privatizzazione che costa meno e conviene di piu’ a scapito pero’ della qualita’, sono stati infatti accreditati come consultori 6 strutture gestite dal Movimento per la vita.
Sempre meno soldi, sempre piu’ medici obiettori : l’ultimo dato dalla relazione del ministro Sirchia del luglio 2002: e’ obiettore il 67,4% dei ginecologi, il 54% degli anestesisti ed il 53% del personale non medico.Come si evince da questi pochi dati, forse qualche difficolta’ ad applicare la legge esiste e culturalmente abbiamo fatto passi indietro da gigante.
Noi pensiamo che ci sia invece bisogno di personale laico qualificato e che i consultori riornino ad avere quella specificita’ che li aveva resi luoghi importanti per la salute mentale e fisica delle donne, che possano raggiungere il maggior numero di donne, in modo particolare coloro che hanno un qualche disagio come le immigrate che hanno fatto fare un’inversione di tendenza negli ultimi anni facendo aumentare il numero degli aborti , oppure le donne (spesso minorenni) che vivono nelle periferie delle grandi citta’.
Il ministro Storace farebbe bene ad essere cosi’ “attento” anche in altre questioni, a meno che non si voglia pensare che anche il dirigente della Nestle’ sia diventato “comunista”

Chiediamo alle donne di muoversi in tutte le sedi possibili e di fare una campagna di informazione e culturale per costituire una “barriera” a questa deriva ed il nostro partito deve farsi portavoce di queste istanze presso gli alleati dell’Unione, battersi per politiche sociali avanzate, difendere la laicita’ dello Stato e l’autodeterminazione della donna a poter decidere liberamente senza tutori e senza essere colpevolizzata.