Ordine del giorno contro la guerra in Libia della V Lega FIOM di Torino

Il Direttivo della FIOM V Lega, riunitosi il 31 marzo 2011, di fronte al precipitare della situazione in Libia esprime la propria ferma condanna dell’azione militare in corso.

Dietro il paravento dell’intervento umanitario a favore del popolo libico e col beneplacito dell’ONU, si è aperta un’aspra contesa tra i vari stati imperialisti per una nuova spartizione delle sfere d’influenza in un’area fondamentale dal punto di vista energetico e geopolitico. Così, mentre i missili ed i cacciabombardieri scaricano sul territorio libico il loro carico di “pace e democrazia”, non molto lontano e nel silenzio generale, le truppe dell’Arabia Saudita invadono il Bahrain in appoggio ad un governo altrettanto sanguinario e dispotico causando decine e forse centinaia di morti, mentre in Siria ed in Yemen le dimostrazioni vengono represse nel sangue.

Che molti paesi del Medio Oriente e del Maghreb non fossero un fulgido esempio di democrazia e tolleranza è cosa nota da decenni, così come non era certo un segreto il carattere dispotico e sanguinario del regime di Gheddafi, ma ciò non ha impedito certo, a tutti i paesi “democratici” di concludere con essi accordi economici e politici in nome della “realpolitik”.

Oggi, che una parte consistente delle giovani generazioni di quei paesi ha, con generosità, messo in discussione quei regimi, si è aperta, sulle loro spalle, una tragica corsa per una nuova spartizione dell’egemonia in quella zona. Una nuova spartizione in cui il governo italiano è in prima fila col sostegno bipartisan delle forze di governo e dell’opposizione parlamentare.

Come FIOM-CGIL non possiamo che essere al fianco di quei lavoratori, giovani e meno giovani, per favorire la realizzazione delle loro legittime aspirazioni economiche e politiche e denunciare nel contempo lo squallido e brutale utilizzo che di quelle lotte viene portato avanti attraverso l’intervento militare.di questi giorni.