Non consentire la guerra sul nostro confine meridionale

Pravda – 03/02/10

Stando alle notizie pervenute, gli Stati Uniti sono determinati a imprimere un brusco aggravamento della situazione nel Golfo Persico. L’amministrazione del presidente Obama ha reso pubblica la propria intenzione di installare in Qatar, Bahrain, Emirati Arabi e Kuwait sistemi antiaerei e di difesa tattica antimissilistica posizionati a terra e in mare.

Ciò dimostra la portata del ricatto militare volto a costringere l’Iran a rinunciare al suo programma nucleare. Nella stessa ottica andrebbe l’intenzione dei paesi occidentali, membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di presentare una nuova risoluzione che rafforzi le sanzioni contro l’Iran.

Allo stesso tempo, possiamo presumere che questo aumento dei preparativi militari faccia parte dei piani di invasione dell’Iran da parte degli Stati Uniti. A quanto sembra, si tratterebbe di dare copertura al dispiegamento di un gruppo di shock della fanteria e dei marines statunitensi per un intervento militare. Il mondo potrebbe trovarsi nuovamente coinvolto in un’altra guerra, ma molto più grande delle guerre coloniali in Iraq e in Afghanistan.

Queste azioni difficilmente possono trovare corrispondenza nelle magniloquenti dichiarazioni pronunciate dal governo degli Stati Uniti sulla revisione della propria politica in direzione di una presa in considerazione dei legittimi interessi degli altri Stati e sull’uso di mezzi innanzitutto politici in modo da non consentire il sorgere di nuovi conflitti.

Il PCFR ha dichiarato che la politica avventurista degli Stati Uniti in Iran rappresenta una minaccia diretta agli interessi russi, agli interessi dei paesi della regione e del mondo. Sosteniamo la posizione della Cina, membro permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che insiste sulla necessità di risolvere il conflitto esclusivamente attraverso mezzi diplomatici.

Il PCFR chiede alla dirigenza russa di lavorare insieme per fermare le forze irresponsabili a Washington, al fine di prevenire lo scoppio di un conflitto armato vicino ai confini della Russia.

Esortiamo tutte le parti in conflitto ad astenersi da azioni che potrebbero aggravare la situazione nella regione.

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Fonte: http://gazeta-pravda.ru/content/view/3843/34/
Traduzione dal russo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare