«Non cambierà nulla, parola di tassista»

«E’ lo stato che fa i tassisti. Se c’è una mafia per la gestione delle licenze, e c’è, la colpa è dello stato che non ne legalizza la compravendita. Come per la droga, no? Perchè lo stato non liberalizza la droga? Troppi interessi dietro? Forse per i taxi è così. Lo stato ci obbliga a vendere irregolarmente le licenze. E’ lì il problema, e questa legge non cambierà niente». S. non vuole dire il suo nome, ma lui il tassista l’ha fatto per più di 20 anni, a Firenze. Di concorsi ne ha fatti 4 e la licenza una volta anche lui si è ritrovato a venderla. Tutto sottobanco, ovviamente. «La legge dice questo: che un tassista la licenza non la può vendere. La può solo cedere. Ma chi cederebbe una licenza così, quando la licenza è l’unico bene, l’unica garanzia di un tassista? Di bandi ne escono uno una tantum. Questo garantisce un certo guadagno ai tassisti. E poi, la licenza è la buonuscita di ogni tassista, una categoria che non può contare sulla liquidazione come altri lavoratori. Il problema è che nel momento in cui ti ritrovi a vendere sottobanco la tua licenza, te la può comprare chiunque non essendoci controllo. Allora, tu decidi di lasciare la professione. A volte può essere per anzianità, altre perchè ti devi trasferire per motivi familiari. Per ora non c’è nessuna legge che ti permetta di spostare la tua qualifica professionale presso un altro comune italiano. Nel momento in cui ti accordi per un prezzo, ti rechi in Comune con il tuo compratore e vai a firmare per la cessione. Dovresti vedere che giochino è il passaggio della valigetta di contanti per la licenza e la firma per la cessione… Se soltanto venisse legalizzata e regolamentata la vendita delle licenze, si potrebbe porre un controllo sulle qualifiche di chi le compra. Le si potrebbe comprare a rate, o pagandoci le tasse sopra. Come si fa per la licenza di un bar o di un ristorante».
Quanto costa una licenza a Firenze, comprata illegalmente?
Una licenza non ha prezzo. Ovvio, se non si può vendere… A Firenze la puoi comprare per circa 350 mila euro. Se ti sposti in provincia, il prezzo sale: a Firenze ci sono 660 posti, mentre in provincia su tutto il territorio di posti ce ne sono 30, quindi i guadagni sono altissimi.
Cosa succederà con la liberalizzazione?
Niente. La liberalizzazione c’è già. C’è sempre stata. Questo decreto è una presa in giro per scalfire gli interessi dei tassisti. Che succede ora? Che il Comune può vendere licenze a chiunque, senza controllo sulle sue effettive conoscenze e abilità professionali di chi le compra? Ma il Comune ha sempre deciso anche prima sul numero di licenze erogate. Lo faceva in accordo con i tassisti. La differenza è che ora, teoricamente, non serve più superare un concorso, ma basta pagare.
Chi limita i posti e i bandi per le licenze?
Il comune. Con i tassisti. Poi ci sono ovviamente i sindacati, che impongono una limitazione ai bandi. Se i tassisti sono contrari alla vendita di un numero superiore di licenze, basterà fermare i taxi a oltranza.