NO LISTE UNICHE SENZA SIMBOLO AD AMMINISTRATIVE

«Esprimiamo il nostro più forte dissenso, di merito e di metodo, dalla decisione del gruppo dirigente del Prc di sottoscrivere un comunicato congiunto con Sd, Verdi e Pdci con cui ci si impegna a dar vita a liste comuni con un simbolo unico non comunista alle prossime elezioni amministrative». Lo affermano in una nota i parlamentari del Prc Fosco Giannini e Luigi Pegolo, e il capogruppo del Prc in Emilia Romagna Leonardo Masella. «Sarebbe un tragico errore – scrivono – controproducente per i risultati elettorali della stessa sinistra, presentare liste comuni, senza i simboli delle diverse forze di sinistra, in presenza di una legge elettorale come quella esistente per le elezioni amministrative, che consente di presentare ampie coalizioni di liste a sostegno di programmi comuni e candidati unitari di sinistra. Dove negli scorsi anni si sono fatti esperimenti di liste uniche, si sono ampiamente persi voti e seggi consiliari». «La cancellazione del simbolo del Prc in competizioni elettorali nelle quali non sarebbe necessario – prosegue la nota – è allora motivata solo dalla pervicace volontà di superare il partito in un nuovo soggetto politico non più comunista, come proposto negli ultimi tempi da autorevoli esponenti del partito, la qualcosa è uno degli argomenti più controversi in discussione nel prossimo imminente congresso». «Si tratta pertanto di una grave violazione del metodo democratico – concludono – su una scelta peraltro di grande portata. Non c’è mai stata finora, infatti, nessuna formale decisione in tal senso di nessun organismo politico del Prc, nè del Cpn nè della Direzione, e quindi nessun mandato a sottoscrivere il comunicato in questione. Un’indicazione di questo genere non potrà che essere data dall’imminente congresso appena convocato. E comunque le decisioni sulle forme e le modalità della presentazione alle elezioni amministrative spettano, per lo statuto del nostro partito, non ai vertici nazionali ma ai gruppi dirigenti delle singole federazioni».