No alle missioni di guerra, sosteniamo gli 8 senatori “ribelli”

Romano Prodi e la maggioranza del governo vogliono approvare un decreto di rifinanziamento della missione militare in Afghanistan, voluta da Berlusconi e dalle destre nella scorsa legislatura.

Ciò è molto grave e tradisce la volontà di pace della maggioranza dei cittadini italiani. È assolutamente necessario votare contro un decreto che si pone in continuità con le scelte del precedente governo e che inganna gli elettori del centro–sinistra con la foglia di fico della riduzione del numero di soldati, senza modificare la natura della missione che rimarrà di guerra.

Per questo motivo condividiamo la scelta annunciata dagli 8 senatori del Prc, del Pdci e dei Verdi di votare NO ad un eventuale decreto che preveda il rifinanziamento della missione. Anzi, riteniamo che tutto il PRC debba votare contro un provvedimento che non si pone chiaramente in discontinuità con quello del precedente governo. Se non cambia la natura e la forma della missione, il Prc non può tradire la sua storia e le sue istanze, votando per la prima volta a favore di un decreto di guerra.

In questi giorni si stanno svolgendo decine di conferenze territoriali dei Giovani comunisti, in preparazione della Terza Conferenza Nazionale.

Come giovani comunisti sostenitori del 2º Documento (area Ernesto), auspichiamo che tutti i GC chiedano con forza il cambiamento del decreto e, qualora non dovesse esserci discontinuità con il governo guerrafondaio delle destre, chiedere con forza e decisione che tutto il partito voti NO in parlamento.

Giovani E Comunisti

PRC Essere Comunisti