No alle manovre militari britanniche nelle isole Malvine

Traduzione di l’Ernesto online

La Commissione Politica del Partito Comunista di Argentina respinge le manovre militari annunciate dal Regno Unito nel territorio argentino delle Isole Malvine.

Questa azioni pongono nuovamente in evidenza la politica aggressiva attuata dalla NATO e dagli USA in America Latina e nei Caraibi. regione che continuano a considerare “cortile di casa”.

Dal Comando Sud con sede in Florida passando per Aruba, Guyana, Panama, Honduras, Colombia e Paraguay, tra gli altri, fino ad arrivare alle Malvine, una miriade di basi militari degli USA e della NATO, con l’appoggio della IV Flotta, vengono mantenute e rafforzate, assediando il continente.

Nel caso delle nostre Isole Malvine, oltre al loro valore strategico per l’alleanza militare imperialista, è chiaro il forte interesse che assumono nell’attuazione del saccheggio delle risorse naturali, nel mare che circonda le isole – non dimentichiamo che la pesca nella zona rappresenta circa il dieci per cento del totale mondiale -, delle ricchezze del suolo sottomarino (petrolio e giacimenti di manganese, rame e ferro), e dell’Atlantico del Sud come via del commercio mondiale).

La Gran Bretagna usurpa le nostre isole e i mari circostanti, si impadronisce delle sue risorse e aggiudica a terzi licenze di sfruttamento, attraverso cui non solo intasca illegalmente grandi benefici, ma pretende di instaurare “de facto” una sovranità che nessuna ragione del diritto potrebbe riconoscerle, con un comportamento decisamente colonialista.

Nel 1982, il nostro paese provò sulla propria pelle la politica della NATO. La traumatica esperienza della guerra delle Malvine mise in evidenza l’alleanza tra il governo USA e la Corona Britannica in difesa dei loro interessi di dominio e, allo stesso tempo, ci permise di avere una prova della comunità di interessi tra i paesi e i popoli dell’America Latina e dei Caraibi, che si tradusse in significative espressioni di solidarietà e che oggi avanza con fermezza con i processi di integrazione in marcia.

Le iniziative avviate dal governo argentino di fronte a diversi organismi internazionali per riaffermare la storica rivendicazione di sovranità sulle isole meritano il nostro più deciso appoggio.

Ad esse dobbiamo aggiungere, insieme alle forze del campo popolare, le nostre azioni in difesa della sovranità nazionale, contro le basi militari straniere nella regione e per mettere fine all’occupazione imperialista inglese di parte del nostro territorio.

Il Partito Comunista rivolge un appello a vigilare e a mobilitarsi di fronte a questa nuova dimostrazione della scalata imperialista nella regione.