No alla Tav dai Giuristi Democratici

da http://www.giuristidemocratici.it

Indipendentemente dalle ragioni, che noi condividiamo, circa la pericolosità e la non opportunità della linea TAV-TAC Torino-Lione, espresse dalla popolazione locale, la notizia dell’aggressione compiuta nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre dalle Forze dell’Ordine nei confronti di pacifici cittadini che stavano dormendo nelle tende lecitamente situate, con il permesso dei proprietari, su fondi che avrebbero dovuto essere temporaneamente occupati per l’installazione del cantiere di Venaus della progettata linea Torino-Lione non può non colpire ogni cittadino democratico.
Le immagini trasmesse dalle televisioni fanno giustizia delle temerarie affermazioni del Ministro Pisanu che nega qualsiasi carica nei confronti dei cittadini.

A quanto accaduto l’altra notte va, poi, aggiunto che da oltre un mese si sta assistendo, in Valle di Susa, ad una militarizzazione della zona, con veri e propri posti di blocco che impediscono la libera circolazione dei cittadini.

Quali cittadini, giuristi e democratici, ci chiediamo in base a quali norme di diritto tutto ciò possa essere giustificato, ci chiediamo chi si sia assunta la responsabilità di una simile decisione, chi possa arrogarsi il diritto di annullare impunemente diritti costituzionalmente garantiti, come quelli alla libera circolazione e, soprattutto, alla integrità fisica ed alla salute.

Ci chiediamo ancora come sia possibile che un Ministro della Repubblica esalti il comportamento delle Forze di Polizia, se esso é stato quello che tutte le televisioni ci hanno mostrato; chiediamo con forza al Ministro Pisanu di esplicitare le ragioni che hanno portato alla sua decisione..

Chiediamo il pronto intervento della Magistratura, affinché venga ripristinata la legalità nei comportamenti delle Forze dell’Ordine e vengano chiariti i limiti che in uno stato di diritto tali comportamenti devono incontrare ed esprimiamo la nostra solidarietà alla popolazione così colpita nella sua dignità ed integrità.

09 dicembre 2005
Associazione Nazionale Giuristi Democratici