Nello Yemen gli USA uccidono cinque volte più civili che terroristi

Gli Stati Uniti conducono una guerra segreta nello Yemen che ha ucciso cinque volte più civili che presunti terroristi, ha scritto il quotidiano britannico The Times.

Negli ultimi dodici mesi, gli Stati Uniti hanno sferrato quattro attacchi con missili da crociera contro obiettivi di Al Qaeda nella Penisola Arabica, in cui sono morti 200 civili e solo 40 terroristi, afferma il giornale. I dettagli di questi attacchi vengono resi noti dopo che WikiLeaks ha pubblicato alcuni dispacci diplomatici secondo cui il governo yemenita avrebbe finto di essere responsabile di queste operazioni per coprire le spalle a Washington.

Fonti del governo yemenita hanno fornito al quotidiano britannico particolari degli attacchi e il costo in vite di civili, cosa che sospettavano da molto tempo i gruppi di difesa dei diritti umani. Secondo i servizi di intelligence statunitensi, Al Qaeda avrebbe spostato il centro delle sue operazioni dalla frontiera pakistano-afghana nello Yemen.

Umar Farouk Abdulmutallab, il nigeriano di 23 anni che aveva cercato di compiere un attentato contro un aereo con destinazione Detroit lo scorso Natale, era stato addestrato in questo paese.

Secondo quanto hanno dichiarato a The Times funzionari yemeniti, gli Stati Uniti hanno lanciato due offensive con missili da crociera con navi del loro esercito lo scorso dicembre, a cui ne è seguito un altro in gennaio e un quarto nel mese di maggio. Il missile con cui è stato attaccato il presunto accampamento di Al Qaeda, nella provincia meridionale di Abyan, il 17 dicembre scorso, ha ucciso 41 residenti locali, tra cui 14 donne e 41 bambini.

Il governo yemenita ha chiesto a Washington di sospendere gli attacchi dopo che quello scatenato a maggio aveva tolto la vita a un leader tribale leale al governo, lo sceicco Jaber al-Shabwani, vice-governatore della provincia di Marib, che stava negoziando la consegna di un membro di Al Qaeda quando è avvenuto l’attacco.

Il terrorista è stato l’unico che è riuscito a salvarsi e a fuggire in quell’occasione. Secondo un dispaccio pubblicato da WikiLeaks, il presidente yemenita, Ali Abdala Saleh, ha affrontato la questione con il generale David Petraeus, capo del comando centrale nordamericano l’11 gennaio di quest’anno.

Saleh aveva accusato gli USA di avere sbagliato bersaglio dopo la morte di civili nell’attacco di Al Qaeda ad Abyan, nel dicembre dell’anno scorso.

Le forze statunitensi danno la caccia a Anwar al-Awlaki, un predicatore yihadista nato negli USA che si è rifugiato in una regione montagnosa del sud dello Yemen descritta da alcuni come più pericolosa di Tora Bora, nell’Afghanistan orientale.