Muore un operaio del turno di notte infortuni sul lavoro, alla Fiat di Melfi

POTENZA – Tragedia alla catena di montaggio della Fiat di Melfi, in Basilicata. Un operaio manutentore – Domenico Monopoli, di 43 anni, di Cerignola in provincia di Foggia – è morto stamani all’alba. E’ caduto da un soppalco dove era salito per sbloccate il nastro riservato alla costruzione della Grande Punto.

Era uscita dalla corsia una “bilancella”, come è chiamato in gergo il supporto di metallo che trasporta le lamiere lungo il reparto verniciatura. L’operaio è salito su un soppalco ma qualcosa è andato storto. E’ scivolato, è caduto da un’altezza di quattro metri ed ha battuto sul pavimento con la testa.

Non c’era un letto al reparto rianimazione del San Giovanni di Dio di Melfi. L’operaio è stato trasferito nell’ospedale di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, ma dopo qualche ora è morto.

La Procura della Repubblica di Melfi ha aperto un’inchiesta per accertare la dinamica dell’incidente e accertarte le responsabilità dell’infortunio.

Gli altri operai del turno di notte hanno proseguito a lavorare ma in giornata i rappresentanti sindacali dello stabilimento hanno deciso due ore di sciopero per turno. In un comunicato, la Fiom-Cgil ha detto che “per lo stabilimento Sata, si tratta del terzo incidente, di cui due mortali, negli ultimi tre mesi”.

La Federazione metalmeccanici Cgil annuncia che si costituirà parte civile contro la Fiat: “L’infortunio mortale – ha detto Giorgio Cremaschi il segretario nazionale della Fiom e leader di Rete 28 aprile, la componente di sinistra della Cgil – dimostra che sono sbagliati tutti gli ottimismi che hanno accompagnato il dato statistico parziale dell’Inail che segnalava una riduzione degli infortuni mortali. La situazione in Fiat non è mai stata così grave come oggi”.