Il rappresentante permanente della Russia presso la Nato, Dmitri Rogozin, ha definito una “ingerenza negli affari interni della Georgia” le annunciate esercitazioni multinazionali sotto l’egida della Nato in quel Paese, dove sono in programma dal 3 maggio al 3 giugno. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. “In tal modo la Nato cerca di intervenire negli affari interni della Georgia”, ha dichiarato Rogozin da Bruxelles. “Lo svolgimento di queste esercitazioni si può definire come una sorta di sfida”, lanciata non solo all’opposizione georgiana ma anche all’Ossezia del Sud, all’Abkhazia e alla Russia, che non può non reagire a questa situazione, ha proseguito. Per Rogozin l’iniziativa si può interpretare come un sostegno della Nato al presidente Mikhail Saakashvili, contro il quale da una settimana l’opposizione ha lanciato una protesta permanente chiedendone le dimissioni. Le esercitazioni Nato sono in programma nella base militare georgiana di Vaziani, a 25 km a sud di Tbilisi. Fino al 2001 era una base militare aerea russa. Lo scorso agosto, durante la guerra russo-georgiana per l’Ossezia del Sud, fu sottoposta a bombardamenti da parte di Mosca. Le esercitazioni si svolgeranno nel quadro del programma Nato Partneship in nome della Pace, con la partecipazione di 900 militari di 23 Paesi membri dell’Alleanza. E’ la prima volta che si svolgono esercitazioni Nato in Georgia, Paese che aspira ad entrare nell’Alleanza insieme all’Ucraina, suscitando l’opposizione di Mosca.