Morti bianche, due vittime in Puglia

Taranto. Domenico Occhionegro, 26 anni, lavorava all’Ilva di Taranto. Ieri sera, verso le 23, ha perso la vita schiacciato da due tubi. L’operaio, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato travolto da tubi in movimento su un nastro nel reparto tubificio 2. Dai primi accertamenti sembra che non abbiano funzionato gli automatismi che bloccano i tubi a fine corsa.

Domenico Occhinegro era nato a Mottola e risiedeva a Palaginano, due comuni nella provincia di Taranto e lavorava all’Ilva da tre anni. Alcuni colleghi sono accorsi per aiutarlo ma non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Trasportato all’ospedale Santissima Annunziata, è morto poche ore dopo il ricovero e un tentativo di intervento al torace e all’addome.

Questa è stato proclamato uno sciopero sindacale di 24 ore all’interno del reparto, dove un anno fa aveva perso la vita un altro dipendente. Anche in quel caso un operaio di 33 anni era stato schiacchiato da un tubo, mentre cercava di sbloccare una macchina cianfratrice. Sul tragico episodio sono state aperte due inchieste: una della procura della Repubblica e una dell’Ispettorato provinciale del lavoro.

Otranto. Un operaio di 33 anni, Andrea Sindaco, è morto stamani in un incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere di un’impresa edile che sta realizzando un complesso turistico ad Otranto. Titolare dell’impresa è il fratello della vittima. Andrea Sindaco era impegnato nello spargere calcestruzzo sul piazzale utilizzando una pompa il cui braccio si sarebbe improvvisamente rotto, cadendo sulla testa dell’operaio, che è morto sul colpo.