Mediobanca: è l’interinale il «nuovo» business

Dall’indagine annuale sulle società firmata Mediobanca, emerge un nuovo business: il lavoro interinale. È di circa 2,4 miliardi nel 2005 il fatturato in Italia delle agenzie per il lavoro e secondo l’istituto di piazzetta Cuccia le cifre sono in netta crescita. Tra le agenzie è in pole position Adecco Italia che ha registrato lo scorso anno un fatturato di 1,037 miliardi contro 964 milioni del 2004. Si tratta della 120esima società italiana, sui livelli di Dalmine, Parmalat ed Espresso, precede Safilo e Candy. Lo scorso anno la filiale italiana dell’omonimo gruppo elvetico, che conta circa 1800 dipendenti, ha registrato 9,2 milioni di perdite contro -35mila euro dell’esercizio precedente. Segue la statunitense Manpower con 721 milioni di fatturato (632 nel 2004) con un utile di 2,8 milioni. Da non trascurare Obiettivo Lavoro che ha 400 soci, tra cui la Legacooperative e la Compagnia delle Opere, con un fatturato di 329 milioni (295) e un utile di 1,4 milioni. Segue Metis che ha tra i soci Unicredit, Generali, Pam ed Etnoteam: nel 2005 ha sviluppato un fatturato di 161 milioni (126 milioni nel 2004) con un utile di 727mila euro.
Il resto della classifica proposta da Mediobanca non è tanto diverso dagli altri anni. Il tanto vituperato capitale pubblico, ad esempio, detiene il primato ma la Fiat continua a fare la parte del leone. Tanto per capirci Eni è la più grande società italiana. Il cane a sei zampe guida infatti la classifica del fatturato, del margine operativo e dell’utile confermando così nel 2005 la leadership che già deteneva nel 2004. La seconda posizione è occupata da Fiat che precede Enel e Telecom. Nelle prime posizioni ci sono anche Finmeccanica, Esso Italia, Poste Italiane ed Erg. Eni nel 2004 superava Fiat nel fatturato del 26% mentre nel 2005 la differenza è del 58%, per valore aggiunto Eni supera la seconda, Telecom, del 65%.
Tra le medie imprese più dinamiche emergono le società di servizi e, tra queste, spuntano quelle pubbliche. Il rapporto di Mediobanca evidenzia 24 aziende che nel 2005 hanno registrato un aumento del fatturato (tra 50 e 290 milioni) di oltre il 20% e una redditività superiore al 4% dei ricavi. Il numero è in ripresa dopo il minimo di sette aziende toccato nel 2003 e siamo ormai vicini ai massimi del 2000 (37). Si distinguono 15 manifatturiere, 2 tra le costruzioni e 7 nei servizi (erano solo 2 nel 2004). Tra queste, 2 sono pubbliche: Trentino Servizi (energia, teleriscaldamento, rifiuti) e Sacbo (aeroporto di Orio al Serio).
Come era prevedibile c’è invece un testa a testa tra Unicredit e Banca Intesa. Unicredit è la prima banca italiana nel 2005 per attivo totale, ma è seconda per utili dopo Banca Intesa. Ma il gruppo di piazza Cordusio si profila ancora campione nazionale per asset complessivi rispetto alla futura megabanca Sanpaolo Intesa.
Euromobiliare Sim supera Intermonte Sim ed Enifin e diventa la prima società finanziaria di intermediazione italiana. Proprio Enifin, società finanziaria del Gruppo Eni cede due posizioni dopo aver guidato questa graduatoria l’anno scorso.