Martedì 14 febbraio: la Bolkestein arriva a Strasburgo

Martedì 14 febbraio a Strasburgo, il Parlamento europeo inizierà la discussione e voterà, in prima lettura, la direttiva sui servizi nel mercato interno, meglio conosciuta come direttiva Bolkestein.
Il Parlamento europeo è chiamato a rispondere ai popoli d’Europa sulla sua capacità di rappresentare davvero gli interessi delle comunità, dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori europei.

Il progetto di liberalizzazione dei servizi ha suscitato una fortissima opposizione in tutta Europa, eppure ancora non è stato né ritirato, né riscritto; al contrario sarà invece discusso e votato dal Parlamento europeo, per essere poi trasmesso al Consiglio formato dai diversi governi dell’Unione.

La direttiva Bolkestein – è utile ricordarlo – si basa sul principio del paese d’origine (diventato principio della libera prestazione dei servizi, dopo il voto in commissione Imco) che, nella logica del Gats, è un vero e proprio incitamento alla competizione tra gli Stati e al dumping sociale, oltre che alla riduzione delle protezioni per i cittadini e all’attacco ai diritti sociali e del lavoro.

Per questo motivo è necessario rafforzare la convergenza, per altro già attiva in Italia, tra associazioni, enti locali, movimenti, organizzazioni sindacali e partiti politici.

Il voto di S. Valentino – data non proprio fortunata per il movimento operaio italiano – è soltanto una tappa dell’iter legislativo della direttiva; starà poi a noi continuare ad intrecciarlo con le vertenze degli enti locali contro le politiche di privatizzazione, per la difesa dei diritti sociali e di cittadinanza e per garantire l’accesso di tutti e tutte ai beni comuni sociali e naturali.

Il “Tavolo Stop Bolkestein, Stop Gats” in Italia ha già costruito una forte mobilitazione puntando proprio sull’alleanza tra sindacati, enti locali, associazioni e partiti politici.

Il 15 ottobre scorso oltre 50.000 persone hanno sfilato a Roma per chiedere il ritiro della Frankestein-Bolkestein; la mattina della manifestazione moltissimi enti locali italiani hanno dato vita ad un coordinamento che chiede anch’esso il ritiro della direttiva sui servizi.

Ora questi altri due importanti appuntamenti. Il primo si terrà a Roma l’11 di febbraio, articolato anche questa volta in due momenti. La mattina l’incontro con i parlamentari italiani e europei, per chiedere conto direttamente a chi voterà, sia a Strasburgo, sia in Italia quando dopo il voto europeo spetterà ai governi nazionali pronunciarsi sulla direttiva nell’ambito del Consiglio europeo.

Nel pomeriggio poi si svolgeranno numerose iniziative pubbliche in diverse località italiane. A Roma, il coordinamento cittadino Stop Bolkestein dà appuntamento a Piazza di Torre Argentina.

Il secondo appuntamento è previsto direttamente a Strasburgo, dove sia la Ces che il Forum Sociale Europeo chiamano alla manifestazione in corrispondenza con l’avvio del dibattito sulla direttiva.

Ancora una volta non resta che partecipare determinati e convinti che contro la Bolkestein possiamo vincere.