Lo sprint dell’industria

Torno a sorridere l’industria italiana che in ottobre ha realizzato straordinarie performance sia sul fronte del fatturato che degli ordinativi. Secondo i dati Istat su base tendenziale (rispetto, cioè, all’ottobre 2005) il fatturato è cresciuto del 13,4%, mentre per gli ordinativi il balzo è stato del 16%. Ancora una volta un grosso contributo alla ripresa arriva dal settore auto il cui fatturato è aumentato di quasi il 18%, mentre gli ordini sono in salita del 10%. Che l’industria avesse ritrovato lo sprint era stato anticipato il 12 dicembre dai dati (sempre di fonte Istat) sulla produzione industriale che avevano segnalato in ottobre un incremento tendenziale del 6,5 in presenza di un dato congiunturale positivo per lo 0,6%. Di più: anche i sondaggi sulla fiducia delle imprese mostrano un aumento della fiducia che non sembra essere stata intaccata dalla possibilità – come sottolineava la Confindustria lunedì – di una minore crescita del pil determinata dal freno della finanziaria. I dati dei primi dieci mesi dell’anno danno bene il senso di una ripresa che si sta consolidando. Da gennaio a ottobre rispetto allo stesso periodo del 2005, il fatturato è salito dell’8,9%, mentre gli ordinativi registrano una crescita dell’11,6%.
Anche se gli indici del fatturato e ordinativi sono espressi a prezzi correnti (e quindi incorporano aumenti derivanti dalla crescita dei prezzi al consumo) il livello raggiunto dagli indici in ottobre è particolarmente elevato (si posizione ai livelli più alti degli ultimi 5 anni) e, per quanto riguarda gli ordini, fa ben sperare per la produzione futura. In dettaglio a ottobre l’indice del fatturato è cresciuto, rispetto allo stesso mese del 2005, del 18,9% per i beni strumentali, del 16,9% per i beni intermedi e dell’11,1% per i beni di consumo all’interno dei quali si registra un +7,6% per cento per quelli durevoli – per i quali la produzione italiana registra la forte concorrenza dei beni prodotti all’estero – e +12,1% per cento per quelli non durevoli. L’unica diminuzione si è registrata per l’energia (-10%) il settore più influenzato dall’andamento dei prezzi
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnalano, rispetto a settembre, variazioni positive del 2,7% per i beni di consumo (+1,5% per quelli durevoli e + 3,0% per quelli non durevoli), dell’1,7% per i beni intermedi e dello 0,4% per i beni strumentali. Anche su base congiunturale l’energia mostra una variazione negativa che è stata dell’5,4)%. Per quanto riguardi i singoli settori, in ottobre, nel confronto con lo stesso mese del 2005, l’indice del fatturato ha segnato gli aumenti più marcati nei settori della produzione di metallo e prodotti in metallo (+25,0%), della produzione di macchine e apparecchi meccanici (+23,5%) fiore all’occhiello della produzione italiana, della produzione di mezzi di trasporto (+22,4%) e delle industrie delle pelli e delle calzature (+20,9%). L’unica diminuzione ha riguardato il settore delle raffinerie di petrolio (-11,0%) a seguito della forte diminuzione delle quotazioni del greggio. Nel medesimo periodo, l’indice degli ordinativi ha registrato variazioni positive in tutti i settori; gli incrementi più consistenti hanno riguardato la produzione di metallo e prodotti in metallo (+25,7%), le industrie tessili e dell’abbigliamento (+20%) e la produzione di mezzi di trasporto (+19,5%).
Il dato di ottobre della produzione industriale, del fatturato e degli ordinativi indicano con chiarezza che la ripresa si sta consolidando. Ma che accadrà nei prossimi mesi? Le previsioni dell’Isae indicano che anche in novembre e dicembre la produzione industriale crescerà. Questo significa che la crescita del pil nel 2006 dovrebbe posizionarsi sopra all’1,7% maturato nei primi nove mesi dell’anno. In ogni caso appare difficile ipotizzare una crescita del pil superiore nell’anno all’1,8%. Quello che invece accadrà nel 2007 è difficile da ipotizzare: si parla di un rallentamento della crescita, ma se terrà l’economia tedesca potrebbero arrivare sorprese positive.