Lettere a Liberazione dei Compagni circoli di Terracina e S. Felice Circeo

“leggiamo sul nostro giornale un articolo (non un intervento, nè una lettera
personale) del signor Franco Berardi detto Bifo, dedicato a
Lenin,sopratitolato “Il XXI secolo (troppo onore!) sarebbe stato migliore
senza di lui, soprattutto la sua conclusione” che finalmente ci spiega
dettagliatamente come e perché si sia verificata la Rivoluzione d’Ottobre.
Non di certo per le dure condizioni di vita del popolo russo, nè tantomeno
per la disastrosa guerra che impoveriva ulteriormente quelle genti: il
problema era tutto nello stato depressivo del povero Lenin, che elevò il
“culto paranoico del partito” a “incarnazione del logico destino della
Storia”. Poveri contadini delle steppe, soldati mandati al massacro, servi
della gleba in catene: pensavano di lottare per il socialismo e per la
propria liberazione e non si rendevano conto che quelle idee promulgate da
Vladimir Ilic correvano così veloci perché “hanno voluto interpretare
l’ossessione volontaristica del maschio di fronte alla depressione”. Tutto
ciò, Berardi trae dalla illuminante lettura di una biografia del dirigente
comunista scritta da un’autrice che in altri testi si occupò di
fondamentalismo islamico. 12, che non esita a
continuare la pubblicazione di articoli anticomunisti. A questo punto, forse
potrebbe venirci voglia di dedicarci alla lettura di testi sulla
psicoanalisi, nelle ore che abitualmente impegnavamo nella diffusione di
Liberazione, o, in alternativa, spargere le energie nella piantagione di
fagioli, tanto….”

I Compagni dei circoli di Terracina e S. Felice Circeo