Zugliano, 22 dicembre 2005
Ai Capigruppo di Intesa Democratica in Regione
e p.c. ai Presidenti della Giunta e del Consiglio
alle Associazioni, Sindacati, Enti locali in indirizzo
Oggetto : lettera aperta al Presidente Illy sul nucleare militare in Regione
Dopo la proposta di mozione sul nucleare presentatavi, quali Capigruppo di maggioranza in Regione, insieme a Beati i costruttori di Pace nel 60° anniversario di Hiroshima e Nagasaki, vi abbiamo chiesto un cortese incontro per presentare la lettera aperta, che la Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia ha recapitato di recente al Presidente della Regione Illy. Importanti sono le adesioni che stanno pervenendo all’iniziativa, a iniziare da Cgil Cisl e Uil che ne hanno promosso la divulgazione, nel corso dello Sciopero generale del 25 novembre. La rinuncia dell’Italia all’atomica col Trattato di Non-Proliferazione nucleare, è resa vana dalla mai smentita presenza di 50 bombe nella base Usaf di Aviano, e 40 in quella italiana di Ghedi. Acli e Arci, Legambiente e Amici della Terra si riconoscono nella richiesta al governatore regionale di dare sostanza alla norma su Pace ed Armi di Distruzione di Massa, approvata dal Consiglio col nuovo Statuto del Friuli Venezia Giulia, che recita: “Il Friuli Venezia Giulia persegue una politica di pace … ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli … sostiene i processi di moratoria delle Armi di Distruzione di Massa” (A.D.M.). La richiesta di partecipazione alle Campagne internazionali di moratoria delle A.D.M. contenuta nella lettera al Presidente, è resa attuale dallo stallo nelle Trattative sulla Non proliferazione, dalle parole del Papa contro le armi nucleari e dal mancato rinvenimento delle A.D.M. in Iraq. L’ipotesi di sostegno all’allargamento delle Zone Nuclear Free esistenti nella nostra Euroregione sull’esempio di grande valore portato avanti dall’Austria, è stato seguito dal Governatore della Sardegna Soru e potrebbe esser fatto proprio da Riccardo Illy, che però è Comandante onorario del 31° stormo dell’U.S. Air Force ad Aviano. Il porto di Trieste e quello Sloveno di Koper/Capodistria sono adibiti al transito di navi a rischio nucleare; legge italiana e direttive europee impongono di rendere noti i Piani di protezione civile in caso di incidente, a Trieste come a Capodistria ed Aviano. I candidati Sindaci alle Primarie del Centrosinistra hanno condiviso la proposta di intervento sul Governo, per escludere Trieste dai Porti Italiani a disposizione di navi a propulsione o armamento nucleare. La prospettiva della nuova legislazione regionale sulla Pace portata avanti dall’assessore Antonaz e da numerosi consiglieri regionali, rende questi problemi di attualità ancor maggiore. Con l’intento di affrontare insieme lo stridente confronto tra dettato statutario e questione nucleare in regione, la Tavola della Pace invita pertanto Riccardo Illy a rinunciare quale Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, alla carica di Comandante onorario rivestita nella Base di Aviano, causa il permanere sul sito delle Armi di Distruzione di Massa. Propone al Presidente di esprimersi in merito intervenendo alla tradizionale Marcia, che il 1° gennaio 2006 riunirà laici e religiosi col titolo “Pace in tutte le Terre” a Trieste. Rinnova la richiesta di porre in discussione in Consiglio regionale i temi citati che interessano la sicurezza della Comunità, e di salvaguardare la norma statutaria approvata nel suo passaggio obbligato in Parlamento. Il testo completo della lettera – alla quale vi invitiamo ad aderire – è visibile sul sito italiano della Rete disarmo all’indirizzo http://www.disarmo.org/rete/articles/art_13710.html, ed è allegato alla presente. Vi salutiamo cordialmente dando appuntamento alla Marcia di Capodanno.
Silvia Altran, Alessandro Capuzzo, Lorenzo Croattini, Alessandro De Paoli