L’azione contro il militarismo e la lotta dei popoli

Traduzione a cura de l’Ernesto online

Come il Partito Comunista Portoghese aveva previsto, all’approfondimento della crisi strutturale del capitalismo, l’imperialismo ha risposto con un fuga in avanti accentuando in maniera significativa il suo carattere antidemocratico, oppressore e bellicista.
Sono espressioni particolarmente gravi dello sviluppo del militarismo in corso: l’intensificazione della guerra in Afghanistan; l’apertura di nuovi fronti di guerra imperialista e il rischio reale di nuove scalate militari in varie regioni del globo; il rafforzamento dei blocchi militari come la NATO e la militarizzazione dell’Unione Europea; l’elevatissimo bilancio militare degli USA; la corsa agli armamenti con la continua scommessa sullo sviluppo di nuove e micidiali armi – che il nuovo accordo START tra USA e Federazione Russa, indipendentemente dagli obiettivi indicati, non contrasta; i tentativi di coinvolgere vari paesi in partnership militari con gli Stati Uniti e la NATO. Iniziative che costituiscono pericoli reali per la sovranità dei popoli e dei paesi e per la stessa sicurezza mondiale.

Il Vertice della NATO che si svolgerà il prossimo novembre in Portogallo avrà come obiettivo la conclusione del processo di revisione della sua concezione strategica, che rappresenterà un importante e pericoloso salto di qualità nelle forme di collaborazione e nell’aggressività dell’imperialismo. Il CC del PCP lancia l’allarme sul carattere bellicista di questo blocco militare e sottolinea l’importanza di un intervento attivo nella lotta per la pace come elemento indissolubile della lotta per l’emancipazione nazionale e sociale.

Il Comitato Centrale del PCP ha valutato positivamente la recente riunione, svoltasi a Lisbona, del Gruppo di Lavoro dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (la cui 12° edizione si svolgerà in Sudafrica) che si afferma come un importante spazio di riflessione sulle grandi questioni dell’attualità e della cooperazione tra questi partiti e valorizza la posizione comune sulla NATO proposta dal PCP e già sottoscritta da 50 partiti, la decisione di celebrare il 65° anniversario della vittoria sul nazifascismo e la volontà espressa di contribuire al successo delle azioni di lotta contro la NATO previste per quest’anno.

Il Comitato Centrale saluta i lavoratori e i popoli che, attraverso grandi o piccole azioni di massa, rifiutano le politiche dei bassi salari, della disoccupazione, della liquidazione dei diritti e della limitazione delle libertà e manifesta la sua solidarietà con il poderoso movimento di lotta che, in Grecia, sta fronteggiando l’attuale offensiva, con le lotte in corso in Francia e in altri paesi d’Europa, con i popoli dell’America Latina che proseguono processi di affermazione sovrana dello sviluppo economico e dell’emancipazione sociale, con particolare riferimento a Cuba socialista, respingendo tutte le campagne che attentano alla sua sovranità. Il Comitato Centrale del PCP riafferma la sua solidarietà con il popolo martire della Palestina e con tutti i popoli vittime di aggressioni e occupazioni imperialiste. Il Comitato Centrale del PCP ritiene che, nel quadro dell’acutizzazione della lotta di classe, i pericoli concreti del momento si accompagnano a reali possibilità di trasformazione progressista e rivoluzionaria, evidenziando la validità e l’attualità del socialismo come unica e reale soluzione di fondo per i grandi problemi con cui si stanno confrontando i lavoratori e i popoli.