L’anticomunismo in Europa non passerà!

I Partiti Comunisti e Operai d’Europa condannano la provocatoria e oltraggiosa iniziativa dei ministri degli esteri della Bulgaria, Lettonia, Lituania, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca che chiede all’Unione europea di istigare la persecuzione legale di tutti quelli che all’interno dell’UE rifiutano le campagne reazionarie di riscrittura della storia e criminalizzazione dei comunisti e del comunismo.

Questo è un tentativo pericoloso di estendere la persecuzione e altre misure già in vigore in diversi paesi dell’UE contro chi non accetta le calunnie contro le esperienze storiche del socialismo reale e contro chi combatte i tentativi di cancellare il contributo decisivo che i comunisti hanno dato nella lotta per i diritti sociali e del lavoro e per la democrazia in Europa e respinge la distorsione della storia della Seconda Guerra mondiale e l’inaccettabile equiparazione del comunismo con il fascismo.

Non è un caso che questa iniziativa abbia luogo quando la classe operaia e le lotte popolari vanno rafforzandosi. L’intensificazione dell’assalto contro il lavoro va di pari passo con le misure anticomuniste. I comunisti sono bersaglio di questi attacchi non solo perché lottano affinché non siano i lavoratori a sopportare il peso della crisi capitalista ma perché sono gli unici che hanno la soluzione alla barbarie capitalista. La classe dominante, comprendendo a fondo l’impasse del sistema capitalistico e le sue contraddizioni insanabili, intensifica le persecuzioni, le minacce e i crimini. Tuttavia qualsiasi misura adotti non può sovvertire le inesorabili leggi dello sviluppo sociale né prevenire la necessità del rovesciamento del potere del capitale. Non è possibile impedire il rafforzamento dell’organizzazione della classe operaia e lo sviluppo della lotta di massa per il socialismo e il comunismo.

Dichiariamo fermamente che i piani anticomunisti della borghesia falliranno. La superiorità della nostra ideologia, la giusta causa della classe operaia infrangono le misure più aspre. Noi continueremo in maniera ancora più determinata e senza compromessi, al fine di sconfiggere il potere antipopolare del grande capitale. L’isteria anticomunista non inganna la classe operaia e le forze popolari che vivono i problemi della disoccupazione, l’arretramento della sicurezza sociale, dei diritti dei lavoratori, l’essenza della barbarie capitalista.

Facciamo appello a tutte le forze democratiche, progressiste e antimperialiste di unirsi a noi nella lotta contro l’anticomunismo, una lotta che è direttamente collegata alla lotta per il lavoro e per i diritti popolari, la giustizia sociale, per un mondo senza sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Communist Party of Armenia
Communist Party of Azerbaijan
Communist Party of Belarus
Workers’ Party of Belgium
Communist Party of Britain
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
Party of the Bulgarian Communists
Socialist Workers’ Party of Croatia AKEL, Cyprus
Communist Party of Denmark
Communist Party of Estonia
Communist Party of Finland
Communist Party of Macedonia
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Communist Workers’ Party
Communist Party of Ireland
Workers’ Party of Ireland
Party of the Italian Communists
Communist Party of Kazakhstan
Socialist Party of Latvia
Communist Party of Luxembourg
Communist Party of Malta
Communist Party of Norway
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Poland
Portuguese Communist Party
Romanian Communist Party
Communist Party of Russian Federation
Communist Party of Soviet Union
Communist Workers’ Party of Russia – Party of the Communists of Russia
Union of CPs-CPSU
Party of Communists, Serbia
Communist Party of Slovakia
Communist Party of Peoples of Spain
Communist Party of Sweden
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine

Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare