La TV russa rilancia il dibattito sull’11 settembre 2001

Nel settimo anniversario degli attentati alle torri gemelle, il primo programma della televisione di stato russa ha trasmesso, in un orario di massimo ascolto, il film-documentario Zero, accompagnandolo con un dibattito (già preregistrato) con la partecipazione tra gli altri del generale Leonid Ivashov (comandante delle forze armate russe nel 2001), di Thierry Meyssan e di Giulietto Chiesa.
Come riferisce Webster G. Tarpley, una delle testimonianze più interessanti viene da un cosmonauta russo che l’11 settembre 2001 si trovava nella stazione spaziale internazionale e osservando la grande nuvola di fumo che saliva da New York prese molte fotografie che furono inviate automaticamente tanto a Houston che a Mosca. “Le abbiamo studiate con molta, molta attenzione – ha commentato il cosmonauta – e abbiamo visto cose estremamente interessanti”.
Il conduttore del dibattito, riferisce ancora Tarpley, ha tenuto a sottolineare che la trasmissione non implicherebbe affatto l’adozione di un punto di vista particolare sull’11 settembre da parte del governo e della presidenza russe e che si tratterebbe invece solo di un impegno per un dibattito libero e senza censure. Molti però nella capitale russa sottolineano il cambiamento di tono del governo dopo l’attacco del fantoccio americano Saakashvili contro l’Ossezia del Sud. I russi ormai avrebbero deciso di voltar pagina con gli americani in particolare proprio sui miti ufficiali dell’11 settembre e sulla guerra al terrorismo e la rilevanza che viene data a questa trasmissione sarebbe un messaggio assai chiaro in questo senso.
In Italia il silenzio mediatico è pressochè totale.
In Russia trenta milioni di spettatori seguono il film mandato in onda sul primo canale della tv di Stato, ma il nostro sistema mediatico ignora l’evento. Il film coordinato da Giulietto Chiesa sui lati oscuri dell’11 settembre, è andato in onda sul primo canale della televisione di Stato russa ORT. Il programma ha avuto inizio alle 21,20 ed è stato visto da circa 30 milioni di spettatori. Ne è seguito un dibattito terminato alle 0,45 con punte altissime di ascolto.
Gli ospiti in studio sono stati oltre venti. Con Giulietto Chiesa c’era il giornalista francese Thierry Meyssan, il generale Leonid Ivashov capo di stato maggiore delle forze armate russe all’epoca dell’attacco alle Twin Towers, Vitalij Tretjakov ex direttore della Nezavisimaja Gazeta, lo storico ex dissidente Roy Medvedev, Mikhial Leontiev conduttore di una importante trasmissione televisiva e commentatore politico della Izvestija e ancora registi, scrittori, ufficiali dei servizi segreti russi e cosmonauti.
Un evento di eccezionale importanza, del quale non c’è traccia sui giornali e nei servizi televisivi del nostro Paese.
Prima del passaggio alla televisione di Stato, Giulietto Chiesa era stato intervistato da Al Gurnov per “Russia Today”, una televisione russa in lingua inglese.