La strada autoritaria della FIAT ci porterà in un vicolo cieco

Come ha detto il nuovo segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini, per far funzionare le fabbriche e ridurre le tante disfunzioni che presenta ogni progetto produttivo, servono la partecipazione intelligente e attiva dei lavoratori e il loro consenso. Ed è necessario un maggiore impegno della FIAT nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione per realizzare prodotti di qualità. Il miglioramento della qualità dei prodotti può permettere di aumentare le vendite e quindi può far espandere la produzione. Così si possono mettere in moto le economie di scala che determinano la riduzione dei costi fissi per unità di prodotto e può aumentare la produzione per addetto che fa diminuire il costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP). Da questo punto di vista possiamo affermare che i costi di produzione dipendono dalla qualità del prodotto. Purtroppo Marchionne o per ignoranza o perchè ha una concezione molto rozza, ha completamente ribaltato la strategia per portare la Fiat ad essere competitiva.

Qui (http://www.syloslabini.info/online/wp-content/uploads/2010/09/Copia-di-rs-AUTO-2008.xls) alcuni dati sulle più importanti aziende automobilistiche europee e mondiali, un commento su il manifesto sardo (http://www.manifestosardo.org/?p=5001#more-5001) e un articolo di Antonio Lettieri su Eguaglianza & Libertà (http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=1354)