La stazione Termini paralizzata dallo sciopero

Ottantamila persone radunate a piazza Navona, a Roma, per ascoltare il leader della Cgil, Guglielmo Epifani: centomila in piazza Duomo a Milano per il discorso del segretario della Cisl, Savino Pezzotta; trentamila a Palermo, per il comizio del numero uno della Uil, Luigi Angeletti.

Anche se i numeri forniti dagli organizzatori spesso sono diversi da quelle di questure, imprese e amministrazioni, appare innegabile che lo sciopero generale di oggi è stato un successo. I lavoratori hanno risposto all’appello dei sindacati che chiedevano di far sentire la contrarietà contro la legge finanziaria del governo che, per Cgil, Cisl e Uil “manca di equità e sviluppo” e contro i tagli agli enti locali previsti nella legge.

I dati forniti dai sindacati sulla percentuale complessive di astensioni dal lavoro parlano infatti di una cifra che oscilla tra l’80 e il 90 per cento.

A essere gremite di folla del resto non sono state solo le tre manifestazioni principali con i segretari confederali, ma anche le altre iniziative locali dei sindacati. I Cobas hanno calcolato che nella capitale altre cinquantamila persone hanno partecipato al loro corteo, tante quanto quelle scese in piazza a Torino. In 25 mila hanno sfilato per le strade di Firenze, trentamila a Napoli, centomila nelle varie città dell’Emilia Romagna, settantamila in quelle del Veneto, diecimila a Bari, seimila ad Ancona, undicimila a L’Aquila, quattromila a Cagliari.

Se i sindacati rivendicano cifre positive in tutti i comparti, compresi alcuni luoghi simbolo come lo stabilimento Fiat di Mirafiori, dove lo sciopero avrebbe riguardato l’80% degli operai, il settore dove la protesta ha prodotto i disagi maggiori è stato quello dei trasporti, con molte città paralizzate dal traffico in tilt. A Roma bus e metro si sono fermati dalle 9,30 alle 13,30, a Milano il blocco è dalle 18 alle 22, a Napoli dalle 10 alle 12, a Torino dalle 17,30 alle 21,30, a Firenze dalle 15,30 alle 19,30, a Bologna dalle 12,30 alle 16,30, a Bari dalle 10 alle 12.

Nel traffico aereo, lo sciopero di turnisti e addetti alle attività operative, compreso il personale navigante è di quattro ore, dalle 12 alle 16. Fermi quattro ore, dalle 9 alle 13, anche i treni, mentre i traghetti subiranno un ritardo di 24 ore.

Blocco per l’intera giornata anche nelle banche, nella sanità e negli uffici postali, mentre nelle scuole è scattata una sola ora di astensione dal lavoro (la prima o l’ultima di lezione).

(25 novembre 2005)