La “sinistra debole” rinsavirà?

A cosa servirà questo “pacchetto antiterrorismo”? Non servirà a contrastare il terrorismo: semplicemente renderà più difficile la vita in Italia ai cittadini stranieri, la renderà difficilissima ai cittadini stranieri scuri di pelle, peggiorerà molto le condizioni degli immigrati senza permesso di soggiorno, diminuirà le libertà di tutti noi. Non contrasterà il terrorismo, lo capisce anche il più distratto degli osservatori, che certamente si è accorto come ormai il terrorismo abbia cambiato i suoi metodi e le sue tecniche, e sia in grado di aggirare senza difficoltà i controlli e la prevenzione repressiva. Nessuna delle misure previste dal ministro Pisanu avrebbe potuto evitare l’attacco di Londra o quello di Sharm. Tutte le misure di Pisanu però ottengono il risultato di sospendere in alcune sue parti lo “stato di diritto”. Il liberalismo si era fatto una gloria della sua capacità di aumentare continuamente il livello delle libertà individuali, e molti sostenevano che questo risultato valeva bene il prezzo di qualche rinuncia ai diritti collettivi, alla eguaglianza, alla giustizia sociale. Adesso non è più così: le forze liberali ci dicono che l’obiettivo di aumentare i livelli della sicurezza vale bene il prezzo di qualche consistente riduzione della libertà individuale e del diritto.
Perché questo? Per due ragioni. La prima è una specie di timore sacro per una opinione pubblica che si immagina terrorizzata, furiosa e forcaiola.

La seconda ragione è la crisi di idee. Le classi dominanti che stanno governando l’occidente non hanno la capacità di elaborare un disegno strategico, un progetto di politica estera, o di realizzare una azione che corregga gli squilibri che hanno portato a questa drammatica e violenta rottura nella globalizzazione. Vedono bene che la rottura ha prodotto la guerra permanente, e il terrorismo permanente, ma non riescono ad uscire dalla logica della militarizzazione, della blindatura. Vogliono far valere il peso dei rapporti di forza, basati sulla maggior ricchezza e sulla maggiore potenza militare, e non sembrano capire che il nuovo terrorismo – che ha scoperto la tecnica dolorosissima dei kamikaze – ha imparato a rendere politicamente impotenti le armi occidentali, come in quelle modalità del Judo che ti permettono di usare la forza dell’avversario per sconfiggerlo.

Queste classi dominanti non hanno la capacità di governare la crisi. Però esprimono ancora un’enorme attrazione sui settori deboli della sinistra. In Italia una parte del centrosinistra si dichiara disposta a sostenere Pisanu. Anzi gli tira la giacca, gli fa fretta, addirittura lo spinge a forzare la mano e a dare poteri speciali all’esercito. La speranza è che questa sinistra rinsavisca in tempo. Non sarebbe bello vedere un’Italia che si è divisa con furore sulla giustizia, sulla scuola, sulla Rai, e poi si rinsalda e si trova unita – in uno slancio forcaiolo – nel colpire lo Stato di diritto e nell’immolare gli extracomunitari.