…) Avendo ben presenti le pericolose tendenze geopolitiche in corso, la Bielorussia si vede costretta alla vigilanza e a prestare particolare attenzione alla propria sicurezza, al rafforzamento dei suoi dispositivi di difesa e alla creazione di un sistema adeguato e moderno di organizzazione militare dello stato. L’analisi dell’attuale situazione internazionale dimostra che il mondo sta regredendo ad una condizione in cui la guerra e la pressione militare rappresentano gli strumenti concreti della politica estera. Il diritto e le istituzioni internazionali in pratica non sono più in grado di garantire pienamente la sovranità e l’integrità territoriale dei singoli paesi. E’ evidente la persistente aspirazione dei governi di alcuni stati all’egemonia, al dominio esclusivo, alla formazione di un nuovo ordine mondiale. Il leader bielorusso ha indicato come esempio di questa tendenza gli Stati Uniti che, a suo avviso, rivendicano il particolare diritto all’uso della forza militare nei confronti degli stati che trovano il coraggio di condurre una politica interna ed estera indipendente, non soggetta al loro controllo. “Inoltre, (gli USA) riescono ad ottenere che i propri militari non vengano richiamati alle proprie responsabilità, e, purtroppo, con il consenso di molte organizzazioni internazionali”, – ha constatato Aleksandr Lukashenko.Il presidente ha inteso sottolineare che la Bielorussia conduce con coerenza una politica estera, indirizzata al rafforzamento della sicurezza internazionale. Noi rimaniamo fedeli alle idee del disarmo nucleare generalizzato, della non proliferazione delle armi di distruzione di massa e delle tecnologie correlate. Va consolidandosi la partecipazione della Bielorussia all’attività delle organizzazioni internazionali e regionali, in materia di sicurezza e controllo degli armamenti. La nostra repubblica aspira a portare il proprio contributo alla definizione di una nuova architettura della sicurezza europea e intende sviluppare una collaborazione reciprocamente vantaggiosa anche con la NATO. Occupiamo una posizione significativa nell’ “Organizzazione del Trattato sulla sicurezza collettiva” (che raggruppa alcuni paesi della Comunità degli Stati Indipendenti), siamo parte costituente di uno spazio integrato di difesa con la Russia, e contribuiamo a rafforzarlo. Ma le misure indicate non sono sufficienti. A parere del presidente, occorre realizzare una serie di misure in grado di garantire il duraturo ed efficace funzionamento dell’organizzazione militare dello stato (…)