La Nato scalda i motori per la “guerra umanitaria” in Darfur

LA NATO SCALDA I MOTORI PER LA “GUERRA UMANITARIA” IN DARFUR

BRUXELLES, 24 MAG – Hanno fatto un altro passo in avanti oggi i
preparativi della Nato per fornire appoggio logistico alla missione dell’Unione africana (Ua) in Darfur, la regione occidentale del Sudan colpita da una catastrofe umanitaria innescata da una guerra civile.
Il consiglio atlantico, riunito oggi a Bruxelles a livello di ambasciatori rappresentanti permanenti, ha approvato ”opzioni militari iniziali” per questo sostegno logistico.Lo ha annunciato a Bruxelles il portavoce della Nato, James Appathurai. ”Oggi – ha annunciato il portavoce – il consiglio nord atlantico si e’ accordato su opzioni militari iniziali per un possibile sostegno all’Unione africana nell’espansione della sua missione in Darfur”.”Queste opzioni – ha precisato Appathurai – includono sostegno all’Ua nei campi del trasporto aereo strategico, addestramento (ad esempio nel comando e controllo e pianificazione operativa) e miglioramento nella capacita’ della missione dell’Ue in Darfur di utilizzare servizi di intelligence”. Secondo il testo di un discorso tenuto stamattina a Bruxelles, il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer ha confermato che – ad una conferenza dei Paesi donatori per il Darfur presieduta dall’Onu che si svolge dopodomani 26 maggio ad Addis Abeba – discutera’ di ”come la Nato possa aggiungere valore all’assistenza offerta dalle Nazioni Unite, dall’Unione europea come anche da una serie di Paesi”. Scheffer ha ribadito che si trattera’ di mero ”sostegno logistico – non di truppe sul terreno”.
”In seguito all’incontro” di Addis Abeba, ha preannunciato il portavoce, “e’ sulla base di ulteriori chiarimenti e conferme delle necessita’ dell’Ua”, il consiglio atlantico della Nato ”considerera’ opzioni di sostegno piu’ dettagliate”. (ANSA)

IL SEGRETARIO DELLA NATO A “CENA” CON IL DIPARTIMENTO DI STATO USA ….PER DISCUTERE L’INTERVENTO IN SUDAN
Il segretario generale della Nato, Jaap De Hoop Scheffer, ”la settimana prossima” sara’ a Washington fra l’altro per una ”cena ad alto livello” con il segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice ”e rappresentanti dell’Unione europea”. Lo ha preannunciato il portavoce della Nato, James Appathurai, lasciando chiaramente intendere che al centro dei colloqui vi sara’ il Darfur. Per quanto riguarda la rappresentanza dell’Ue, il portavoce si e’ limitato a precisare che ”sta a loro decidere chi inviare”.
La Nato, la settimana scorsa, aveva deciso di studiare il tipo di sostegno logistico che l’Alleanza atlantica possa fornire alla missione di pace dell’Unione africana in Darfur e aveva incaricato il suo quartier generale militare, lo ”Shape” di Mons, sempre in Belgio, di elaborare proposte.
La crisi umanitaria del Darfur, regione occidentale del Sudan, e’ stata
causata da una guerra civile innescata a sua volta nel febbraio 2003 da uno scontro fra due gruppi ribelli e la famigerata milizia dei Janjaweed tollerata dall’esecutivo. La crisi ha causato finora piu’ di due milioni e mezzo di profughi e decine di migliaia di morti (circolano cifre tra i 180 mila e le 300 mila vittime).
Sarebbe la prima volta che la Nato mette piede in Africa, dopo che era
uscita dal suo tradizionale perimetro ‘difensivo’ con la missione Isaf che guida in Afghanistan dal 2003. ‘Il sostegno ci sara”’, ha detto una fonte fugando possibili dubbi creati dalla cautela del portavoce che ha parlato solo di ”possibile sostegno”. Si tratta ora di precisare nel dettaglio cio’ di cui ha bisogno l’Unione africana, l’organizzazione di una cinquantina di Paesi africani che sta
cercando di disinnescare la bomba umanitaria Darfur. (ANSA)