Poco più di un mese fa, alla vigilia dell’aggressione americana all’Iraq, il sito russo “Strana.ru”, che ufficiosamente riflette gli umori degli ambienti vicini all’amministrazione presidenziale, ha pubblicato un interessante articolo sull’espansione USA verso est, di cui abbiamo tradotto le parti più significative. Non sfuggirà al lettore il fatto che ben due basi militari americane sono in fase di installazione a ridosso dei confini con la Bielorussia antimperialista, considerata da tempo uno dei prossimi possibili obiettivi della “guerra preventiva”, contro cui da alcuni mesi sono state avviate forme di boicottaggio da parte di USA e Unione Europea, a cui si associa una massiccia campagna propagandistica mediatica (finalizzata alla costruzione del teorema di un nuovo “mostro”, nella persona del suo presidente Aleksandr Lukashenko, democraticamente eletto dal suo popolo, definito dal Dipartimento di Stato USA il “Fidel Castro europeo”), che, ci auguriamo, non verrà assecondata – cadendo così in quella trappola propagandistica, per la quale le amministrazioni USA hanno speso, negli ultimi anni, diversi miliardi di dollari, che ha sempre assicurato una parvenza di “legittimità” a tutte le precedenti aggressioni, con un sostanziale indebolimento della solidarietà nei confronti delle parti aggredite – anche da una parte del movimento della pace.
M.G.
Stando alle dichiarazioni del segretario alla difesa USA Donald Rumsfeld, alcune basi militari americane, dislocate sul territorio tedesco, verranno trasferite in tempi brevi in Polonia…Secondo quanto affermano i media polacchi, in base a informazioni avute da fonti del ministero della difesa di quel paese, a breve in Polonia potrebbero essere velocemente installate quattro basi americane, di cui tre dell’aeronautica militare.
Da Francoforte sul Meno si progetta di trasferire nella città di Bielsk Podalski la più grande base aerea americana in Europa. Se si dà uno sguardo alla carta geografica, si nota che Bielsk Podalski è situata a circa 30 chilometri dalla città bielorussa di Brest. Poco prima della frontiera con la Bielorussia, nella città di Minsk Mazoviecki, sarà creata una seconda base aerea. Vi saranno collocati gli aeroplani trasferiti da basi USA tedesche. La terza base aerea americana verrà collocata in Polonia centrale(la sottolineatura è del traduttore).
Il Pentagono ha pianificato l’installazione di una quarta base per le truppe di terra, nel sud-ovest del paese…
I ministri della difesa e degli esteri della Polonia, a cui i giornalisti hanno ripetutamente chiesto chiarimenti sui piani USA, avevano affermato che “non è stata avviata alcuna trattativa sul tema dell’installazione di basi americane sul territorio polacco” e avevano invitato la stampa a non fare speculazioni sull’argomento. Ma, secondo quanto risulta da fonti attendibili a “Strana.ru”, trattative segrete tra Washington e la Polonia sono in corso ormai da lungo tempo. Il rifiuto della Repubblica Federale Tedesca di sostenere gli USA nei bombardamenti sull’Iraq, è diventato così il comodo pretesto per rendere noti questi piani.
Il ministro della difesa polacco, che in precedenza si era categoricamente rifiutato di trattare tale tema con i rappresentanti della stampa, è intervenuto, sostenendo la disponibilità a sostenere la decisione dell’amministrazione americana. Rispondendo alle domande del settimanale “Vprost”, ha letteralmente affermato: “…sostengo con decisione i piani relativi all’installazione in Polonia di basi americane. In tal modo verrà significativamente rafforzata la sicurezza del paese”.
Dopo tale dichiarazione del ministro e le decisioni prese dagli USA, sorgono molte domande.
Chi minaccia la Polonia? Forse i terroristi Maskhadov e Basajev, a cui viene data la possibilità di operare apertamente sul suo territorio (anche questo fatto aiuta a comprendere a chi tornino vantaggiosi i secessionisti ceceni, e perché, con una decisione che sembra invece aver stupito qualcuno, essi abbiano esplicitamente sostenuto l’aggressione USA all’Iraq, nota del traduttore)? E allora perché l’aviazione americana non dovrebbe colpire Varsavia e Cracovia, dove, con il sostegno delle autorità polacche agiscono i centri di “intelligence” dei separatisti ceceni?
Ma se i separatisti ceceni non c’entrano, qual è la ragione di questi piani? Se si considera la destinazione degli aerei da combattimento USA, che dovrebbero trasferirsi dalla Germania negli aeroporti polacchi, e delle loro caratteristiche tecniche, c’è da osservare che sono dotati anche di armamento offensivo. E che sono in grado di trasportare cariche nucleari, spingendosi addirittura fino agli Urali. Di conseguenza, seguendo la logica del ministro della difesa polacco, si deduce evidentemente che il nemico numero uno della Polonia può essere solo la Russia.
Allora, come considerare, in questo momento, le assicurazioni date alla Russia dagli USA e dai loro alleati della NATO, quando si profilava l’allargamento dell’alleanza ad est, secondo cui nessun soldato, nessun carro armato, nessun aereo del Patto nord-atlantico sarebbe stato collocato sul territorio di un paese dell’ex Patto di Varsavia, oppure negli stati della regione baltica?
Ebbene, ora la Polonia è membro della NATO. Ne consegue che, per l’alleanza, la Russia è tornata ad essere un nemico. Che dire, allora, del Consiglio Russia-NATO, alla cui costituzione fu affermato che la sua attività “si svilupperà sulla base del rispetto incondizionato delle norme del diritto internazionale, compresa la Carta dell’ONU, ed anche degli obblighi derivanti dagli atti conclusivi di Helsinki e dagli altri documenti normativi dell’OSCE”? Certamente la decisione unilaterale di installare proprie basi nel territorio della Polonia mette in dubbio la necessità del funzionamento di tale organismo.
Dov’è, dunque, la collaborazione paritaria, sulla base dell’elaborazione e dell’assunzione di decisioni comuni che rispondano agli interessi nazionali di tutti i membri del Consiglio Russia-NATO?
A cosa potrà portare la politica bellicista dell’attuale amministrazione di Washington, che persino noti esponenti delle forze armate USA hanno definito composta di “falchi”?…
Traduzione dal russo
di Mauro Gemma