“La lotta contro gli oligarchi ha il nostro sostegno! Non le sue imitazioni!”

Se effettivamente il potere fosse interessato a ristabilire la giustizia sociale, a indagare con coerenza sulle violazioni della legge e a smantellare il sistema oligarchico, le sue azioni meriterebbero di essere sostenute. Ma, purtroppo, ci troviamo di fronte alla solita messa in scena, a uno spettacolo teatrale in chiave populista, realizzatosi con l’arresto all’aeroporto dell’oligarca Khodorkovskij.
Per ottenere la normalizzazione della situazione politica ed economica occorrerebbe combattere le cause primarie degli smisurati illeciti del grande capitale, e non sacrificare le vittime di rito alla vigilia delle elezioni. Se davvero il potere avesse voluto ristabilire la giustizia sociale negli assetti proprietari, avrebbe appoggiato l’iniziativa del PCFR che richiedeva lo svolgimento del referendum che poneva la questione della redistribuzione dei ricavi derivanti dalle risorse naturali a vantaggio della società. Ma il referendum è stato proibito (anche per il personale intervento di Vladimir Putin, pur in presenza di sondaggi che attribuivano una maggioranza di oltre l’80% alla proposta dei comunisti, nota del traduttore).
E’ evidente che le accuse, che vengono indirizzate a Khodorkovskij, potrebbero essere rivolte a qualsiasi altro oligarca e importante uomo d’affari, che abbia ricevuto proprietà senza dover pagare nulla, in conseguenza delle privatizzazioni degli anni ’90. Non si deve scaricare il problema su un’unica persona. Che cosa è mai cambiato per il semplice cittadino dopo l’avvio di procedimenti giudiziari contro Berezovskij e Gusinskij? La causa sta nel sistema: la lotta si svolge all’interno del potere stesso, e qualsiasi affondo contro singoli oligarchi non rappresenta nient’altro che una redistribuzione delle sfere d’influenza.
In ogni caso, non si tratta certo della risoluzione dei problemi del paese, della difesa degli interessi statali e del miglioramento della situazione dei semplici cittadini. Dall’attuale potere non ci si può aspettare nulla, poiché non solo “ieri”, ma anche oggi, esso ha continuato la politica di Cjubais e Gaydar. E di fatti che confermino quanto dichiariamo ne possiamo elencare una quantità innumerevole…