La Fiat non naviga più in acque agitate

Finalmente fuori dalle acque agitate. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, non ha dubbi sullo stato di salute del suo gruppo. Intervenendo alla presentazione della joint venture paritetica per il finanziamento delle vendite tra il gruppo torinese e Credit Agricole, ieri al Lingotto, Marchionne ha ribadito che Fiat Auto in particolare «è oggi più forte e dinamica». E a dimostrare questo dinamismo e questa forza ritrovata il fatto che tra il 2007 e il 2010 Fiat Auto produrrà 23 nuovi modelli e «opererà altrettanti restyling di modelli esistenti». L’ad del gruppo torinese ha quindi rivendicato il fatto di aver «mantenuto le promesse. Abbiamo inserito la meritocrazia, siamo aumentati in competitività. Ora abbiamo l’ambizione – ha detto ancora – di essere i primi della classe». Le dichiarazioni di Marchionne hanno avuto un effetto positivo in Borsa, dove la Fiat ha recuperato un po’: il titolo segnava ieri un +0,07% a quota 14,47 euro.
Anche i sindacati rispondono con parole di apprezzamento alle dichiarazioni di Marchionne. Per il segretario della Fiom di Torino, Giorgio Airaudo, «il piano di cui parla l’amministratore delegato della Fiat è quello che è stato presentato il mese scorso alle organizzazioni sindacali. E’ un piano ambizioso – continua Airaudo – e anche aggressivo. Un piano che prevede per Fiat soprattutto una consistente crescita in Europa. Ovviamente – insiste il segretario Fiom – è un piano che a noi interessa e che però deve tradursi ora in atti concreti, a partire dalle assunzioni. Non c’è spazio per posti precari». Del resto proprio a Torino i sindacati avevano chiesto e ottenuto nelle scorse settimane l’assunzione di trenta giovani. Naturalmente la Fiom non si nasconde le difficoltà che ci sono nel realizzare un piano così ambizioso, anche perchè il mercato dell’auto rimane molto complicato. «Siamo in attesa di capire – dice Airaudo – se ci sarà davvero, come molti prevedono, il sorpasso della Toyota su General Motors». Quanto agli atti concreti che dovrebbero per i sindacati seguire questo percorso di uscita dalla crisi, c’è anche la fine della cassa integrazione che attualmente a Torino riguarda 270 tra operai e impiegati degli enti centrali. Dopo l’approvazione della finanziaria è previsto il ricorso alla mobilità lunga e i sindacati hanno firmato un accordo con Fiat che prevede, per quei lavoratori che hanno già fatto molta cassa integrazione e non possono accedere alla mobilità, il rientro al lavoro.
Per quello che riguarda l’annuncio dei nuovi modelli previsti in produzione dal prossimo anno al 2010, Torino si dice soddisfatta. «In quei 23 modelli rientra anche la Junior dell’Alfa, che partirà nel 2008 ma che è comunque prevista per Mirafiori. E questo – dice Airaudo – è per noi una buona notizia. Anche se vogliamo da Fiat non solo che confermi l’arrivo di quest’auto, ma anche l’arrivo, in tempi brevi, di un motore». Per la Fiom un buon inizio sarebbe lo spostamento del motore ibrido che attualmente è in produzione a Termoli. Anche perchè, sottolineano i sindacati, per Termoli questo non comporterebbe alcun problema, se non qualche sabato di lavoro in meno. In seconda battuta ci si aspetta anche che a Mirafiori venga commissionata la produzione del nuovo motore previsto nel 2009. Questo per fare di Torino la capitale dei motori eco-compatibili. «Se queste cose accadranno davvero – conclude Airaudo – per noi si tratterà di aver realizzato la piattaforma dalla quale eravamo partiti e che aveva tre punti imprescindibili: un cambio, un motore, un modello a Mirafiori per uscire dalla crisi».
La joint venture presentata ieri invece dà vita a Fiat Auto Financial Service. Un progetto per cui saranno investiti 800milioni di euro nei prossimi quattro anni. Marchionne ha sottolineato che «il servizio finanziario è al centro del servizio di Fiat Auto» e come »la nuova compagnia italo francese ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento del mercato».
Marchionne oggi sarà allo stabilimento del gruppo di Cassino per una «visita di tipo tecnico» alla linea produttiva della Nuova Bravo. La presentazione ufficiale della nuova autovettura è prevista a Roma il prossimo 29 gennaio.