La cambiale degli abusivi siciliani

– PALERMO

Hanno lanciato l’esca e, dopo avere tirato domenica le reti stracolme di voti, questa sera si presentano a pagare. L’amore per il cemento abusivo in Sicilia paga e ripaga. Se siamo sotto elezioni paga anche di più. Lo sanno bene i deputati regionali del Polo che qualche settimana fa hanno imposto per oggi, in occasione della prima seduta dopo il voto, la discussione del disegno di legge di governo che apre le maglie del condono edilizio ai proprietari di tutte le abitazioni illegali lungo la costa dell’isola. Il disegno di legge che qualche mese fa diventò la molla di numerose polemiche politiche che invasero la stampa; il grimaldello per tentare di salvare 25mila costruzioni fuori legge che hanno ostruito gli accessi alle coste in quasi tutto il perimetro dell’isola. E domenica, prima di entrare al seggio, 25mila famiglie proprietarie sapevano che dopo tre giorni si sarebbe discusso della loro casa.
A ricordarsi dell’appuntamento di questa sera, prima dei parlamentari regionali, è stato però il Wwf. Il presidente nazionale, Fulco Pratesi, ha inviato una lettera al presidente dell’Ars, Nicola Cristaldi, per esprimere “la più assoluta opposizione” della sua sigla e l’auspicio che i parlamentari regionali si facciano “interpreti della necessità di garantire il rispetto della delicatissima fascia costiera e la sopravvivenza almeno di un campione di quello che erano le coste siciliane”. I dati raccolti dal Wwf sullo scempio nelle coste dell’isola verranno presentati questa mattina in una conferenza stampa; ma nelle stanze della maggioranza di centrodestra, da domenica, si fa attenzione solo ai dati delle urne. Si studia quale parte del consenso è arrivato dalle aspettative di migliaia di abusivi.
Sono i conti che si è fatto sicuramente Calogero Sodano, l’ex sindaco di Agrigento che, candidatosi tra le polemiche, è risultato il primo degli eletti nella provincia dei Templi. Condannato per le sue omissioni da amministratore pubblico verso gli abusivi agrigentini, coinvolto in un’inchiesta per una costruzione illegale realizzata nella valle dei templi a nome della suocera, finito al centro di trasmissioni televisive nazionali (anche del circuito Mediaset) che ironizzavano per la sua benevolenza verso le costruzioni illegali ed i loro proprietari, Sodano ha ottenuto 49.393 voti in tutta la provincia, dei quali 13.936 nella sola città capoluogo. Eppure sino al 23 aprile, in un sondaggio on-line diffuso dal sito web ufficiale del leader agrigentino di Forza Italia, Angelino Alfano, interrogati sull’operato del sindaco, i visitatori avevano risposto per il 50,50% “pessimo”, il 20,79% “mediocre”, l’8,9% “sufficiente”, il 9,9% “discreto” e solo il 9,9% “ottimo”. Poi il sondaggio venne interrotto. Nelle ultime tre settimane è avvenuto il miracolo. Un miracolo che non è riuscito ad evitare neanche un volantino di Legambiente recapitato a migliaia di agrigentini in cui si invitava a non votare “il sindaco” per le sue vicende giudiziarie. Ora il miracolo lo attendono gli abusivi. Ma voci nel Polo vogliono prendere altro tempo, rinviare tutto a dopo le regionali del 24 giugno e fare un’altra imbarcata di voti. Per rispondere alle aspettative il tempo non manca.