L’80% dei comunisti spagnoli ritiene prioritaria la ricostruzione del Partito Comunista di Spagna

Secondo un sondaggio realizzato, nel mese di ottobre, da Larepubblica.es, a cui hanno partecipato 943 iscritti e 345 simpatizzanti del Partito Comunista di Spagna, l’82% degli intervistati definisce la ricostruzione del PCE “prima priorità del Partito”, a fronte del 15% che ritiene che il compito primario del partito debba essere rappresentato dalla rifondazione di Izquierda Unida (la federazione della sinistra spagnola che da decenni sottrae sovranità e autonomia al partito comunista, con risultati elettorali catastrofici).

Dall’inchiesta si apprende anche che solo il 22,22% dei militanti ritiene che il suo partito sia visibile e influente nel proprio contesto sociale e lavorativo, mentre il 77,78% crede che non sia così.

Circa il 30% dei militanti del PCE intervistati non milita in Izquierda Unida. Il 37% ritiene che nella propria località di residenza l’assemblea di IU non funzioni democraticamente. Il 46,24% è di parere contrario.

In merito a come debba definirsi ideologicamente il PCE, il 70,25% si pronuncia per il “marxismo-leninismo”, mentre il 24,73% ritiene che il partito debba fare riferimento al “marxismo rivoluzionario”.

Per quanto riguarda il modello di alleanze da adottare, il 43,01% crede che il PCE debba recuperare la pienezza delle sue prerogative, compresa quella elettorale, limitandosi ad aprire le proprie liste ad esterni.

Il 32,62% si pronuncia per un tipo di coalizione che superi il modello di Izquierda Unida, con una nuova sigla (ad. es. solo “Izquierda”).

Solo il 22,58% ritiene che il PCE debba rifondare IU, conservandola come proprio progetto strategico.

Inoltre, circa il 90% degli intervistati è convinto che il PCE debba rivolgere un appello a ricostruire l’unità di tutti i comunisti spagnoli (dispersi dalle diverse scissioni degli ultimi decenni) nelle file del partito.

Fonte: http://larepublica.es/