Iraq, morto un soldato italiano. Il ritiro delle truppe militari è sempre più urgente.

Un ordigno telecomandato è stato fatto esplodere contro una pattuglia italiana della Brigata Sassari a Nassirya. E’ morto il caporal maggiore Alessandro Pibiri, 25 anni. Altri quattro militari sono rimasti feriti, di cui uno, Luca Daga, è in gravi condizioni. Ci auguriamo vivamente che nelle prossime ore le condizioni di salute dei militari migliorino. Alla famiglia del militare deceduto va il nostro profondo cordoglio.
L’esplosione si è verificata intorno alle 21.35 (le 19.35 in Italia). I militari italiani, a bordo di un mezzo VM90, stavano scortando un convoglio logistico britannico diretto a Tallil, proveniente dalla confinante provincia del Maysan. Ad esplodere al passaggio del convoglio è stato, secondo fonti investigative, un ordigno “rudimentale ma di tipo tradizionale, non a carica cava”.
Con l’attacco di oggi, arriva a 38 il numero dei caduti italiani in Iraq, 31 militari e 7 civili.
Ogni giorno la guerra, in Iraq come in Afghanistan, miete vittime. Due paesi sono stati gettati nel caos e nella guerra civile da interventi militari scellerati, ingiustificabili.
Diventa sempre più urgente ritirare i militari italiani da tutti i teatri di guerra, al più presto, come ci chiede il movimento per la pace e la maggioranza del popolo italiano, nel rispetto rigoroso dell’articolo 11 della nostra Costituzione.

(red.)