Diplomazìa Il viaggio in Brasile di Ahmadinejad Iran, Lula chiede il dialogo «E` inutile isolare Teheran» WASHINGTON – Un abbraccio tra due politici che si considerano vicini ai deboli della Terra. Da un lato il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula, con un passato da sindacalista.
Dall`altro il numero uno iraniano Mahmoud Ahmadinejad, sensibile ai richiami della gente semplice. Un abbraccio che ha aperto l`importante visita in Brasile del capo dello Stato khomeinista, accompagnato da un seguito di 30o persone. Una missione per rompere l`isolamento diplomatico che lo porterà anche in Venezuela dall`amico Chàvez e in Bolivia da Evo Morales, due leader che non nascondono le simpatie per Teheran.
E insieme ai gesti, Ahmadinej ad ha incassato anche l`appoggio politico. Lula ha affermato che è inutile e controproducente isolare Teheran, molto meglio sedersi un tavo- lo e parlare. Perché il dialogo con l`Iran è fondamentale, nella sua visione, per garantire «la stabilità in Medio Oriente».
Quanto al contrasto sul nucleare, il presidente brasiliano ha invitato l`ospite a trovare una «soluzione equa» riconoscendo comunque ai mullah il diritto a sviluppare un programma atomico con scopi pacifici. Un`apertura interessata.
Alla vigilia del colloquio, Ahmadinejad ha auspicato la firma di accordi di collaborazione per la «costruzione di impianti nucleari». Nulla di sorprendente. L`Iran ha già concluso intese di cooperazione nel delicato settore con il Venezuela. E in passato sono emersi traffici poco chiari in un triangolo che comprende Caracas, Damasco e Teheran. Gli iraniani – secondo gli americani – sono interessati alle riserve d`uranio sudamericane (il Brasile è al set- timo posto) e cercano sponde giocando la sempre efficace carta del terzomond.ismo.
L`iniziativa di Ahmadinejad si sviluppa lungo tre direttrici.
Economica: secondo investitore in Venezuela, presente con dozzine di società in tutto il continente, l`Iran vuole mettere radici commerciali.
Ahmadinejad punta a portare gli scambi con il Brasile da uno a 15 miliardi di dollari.
Politica: Teheran cerca di rinsaldare gli ottimi rapporti con brasiliani, venezuelani e boliviani. Un asse che può estendersi ad altri paesi, come l`Ecuador e il Nicaragua dove i mullah lavorano sodo.
Strategica: gli iraniani hanno costruito un apparato clandestino fatto di agenti segreti e commercianti, protetti dalle comunità musulmane della regione, che ha punti di forza in alcune città di confine.
Un esempio su tutti: la paraguayana Ciudad del Este e la «gemella» Foz in Brasile.
Sono avamposti dove si fanno soldi (puliti e «neri») ma che possono svolgere un ruolo per sostenere l`infiltrazione.
Il viaggio di Ahmadinejad è seguito con grande attenzione a Washington e Gerusalemme (Shimon Peres era nella regione pochi giorni fa),, preoccupate che il tappeto rosso offerto all`iraniano si trasformi in legittimazione internazionale. Un risultato non da poco per un presidente duramente contestato tra le mura di casa.
Guido Olimpio (J 1«MMUUIION! HI$4 HVAD , II presidente brasiliano Lula accoglie Mahmoud Ahmadinejad a Brasilia.
L`Iran punta anche a contratti economici e all`uranio dei giacimenti sudamericani [.]