Io operaio..con il sogno comunista

Oggi 15 novembre 2007 alle ore 3,15 del mattino mi sono alzato e dopo essermi preparato e vestito sono sceso da casa ho preso la mia macchina e sono andato fuori i cancelli della FIAT AUTO di Pomigliano d’Arco, dove insieme ai miei compagni delegati ed operai abbiamo iniziato a presidiare l’ingresso. Alle ore 5,15 circa incominciava ad arrivare qualche auto con abbordo operai che volevano entrare in fabbrica, ma, dopo un breve dialogo il collega ha capito che quello sciopero di 8 ore per turno era ed e, l’unica forma di lotta utile a salvaguardare il suo stipendio dall’erosione inflativa, lui come circa il 90% dei lavoratori della fabbrica ha aderito alla protesta contro federmeccanica.

Molti operai hanno poi partecipato alla manifestazione a Napoli con comizio conclusivo del segretario della FIOM Gianni Rinaldini, molti di loro si sono svegliati prima dell’alba e sono stati sotto una pioggia fitta e a volte molto insistente. Tutti però avevano ed hanno due sole domanda:

MA PERCHE’ DEVO SACRIFICARMI IN QUESTO MODO PER UN MINIMO DI AUMENTO SALARIALE, PERCHE IL MECCANISMO DI AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI NON E’ AUTOMATICO?

Purtroppo la scala mobile non è più in vigore, purtroppo non esiste più una classe politica che salvaguardia il lavoratore ed il precario.

Nella stessa giornata, sempre a Napoli, alla stessa ora in cui si articolava il corteo e iniziava il comizio, nella magnifica sede di città della scienza luogo ospitale e caldo al riparo dalla pioggia, giovani volenterosi insieme a professori universitari discutevano di LAVORO, AMBIENTE E PACE. Quei giovani, i quali sono precari dei partiti e addetti ai lavori dei partiti, non sapevano nemmeno che una intera categoria stava scioperando a difesa di diritti che loro stesso stavano discutendo, e per l’intera giornata fino alle ore 17,00 momento in cui sono arrivati MUSSI, PECORARO SCANIO, GIORDANO E SGOBBIO, discutevano animosamente di che fare e come deve porsi la nuova SINISTRA ITALIANA.

Fortunatamente i quattro leader hanno finalmente chiuso i lavori dei WORK SHOP ( in italiano significa gruppi di lavoro) e hanno preso posto sul palco, da dove hanno incominciato a parlare della finanziaria, sicurezza e della SINISTRA senza aggettivi e di un nuovo simbolo uguale per tutti. In fondo cosa c’è di male sé alcuni deputati e senatori tentano di rimanere al loro posto, cercano solo di assicurare a se stessi un futuro più roseo, in fondo la sinistra del terzo millennio deve essere quella cosa che dice di stare con il popolo ma poi vota al senato uno sgravio del 6% sull’IRES e del 3% sull’IRAP, queste in fondo sono solo tasse che pagano gli imprenditori, e solo loro avranno questo sconto, e solo loro avranno il CREDITO D’IMPOSTA per i neo assunti di 333 euro, solo loro hanno già avuto nella finanziaria scorsa un abbattimento del cuneo fiscale del 3%, mentre quelli come me stanno aspettando e pregando che l’anno venturo ci sia un tesoretto il quale forse potrà essere distribuito anche in minima parte a noi operai con uno stipendio da 1070 euro mensili.

I fondo oggi la sala piena a tre quarti, applaudiva quasi convinta che nessuno potrà mai e poi mai mettere in discussione, anche con una soglia di sbarramento del 10%, il fatto che ci siano 100 deputati e 50 senatori in parlamento.

La SINISTRA, che cos’è la SINISTRA? Oggi e uno slogan da ripetere, un qualcosa in cui bisogna credere, affinché non si creda più nel COMUNISMO.

Comunista, si oggi mi sono sentito più comunista che mai, oggi ho capito quanto sia importante essere onesti, sinceri, ideologici. La mia visione non e altro che la mia vita vista allo specchio con gli occhi di un altro, basta che ricordo l’ultimo minuto passato in fabbrica e capisco perché devo cullare il sogno di un grande PARTITO COMUNISTA ITALIANO