Intervento di Alberto Burgio alla Commissione XI della Camera dei Deputati

Con riferimento alle considerazioni teste´ svolte dai colleghi dell’opposizione osserva come si debba concordare sul fatto che la scelta della decretazione d’urgenza non sia la migliore possibile e come dei decreti-legge occorra fare un uso accorto. Lo stesso Governo ha, peraltro, convenuto sull’opportunità di non abusare di tale strumento legislativo, nè, a sua volta, fatica a riconoscere i limiti della scelta operata, nella convinzione che nel dibattito non si faccia alcun passo avanti con una mera difesa d’ufficio delle posizioni del proprio schieramento, ma si debbano piuttosto riconoscere le rispettive ragioni, anche esercitando la necessaria autocritica.
Soffermandosi quindi su alcune delle obiezioni formulate, nel merito, al provvedimento, desidera innanzitutto precisare come i farmacisti – che operano, per un verso, in veste di commercianti, per altro verso prestando una forma di assistenza sanitaria ai cittadini – siano una categoria che gode di indubbie rendite di posizione, che assai di piu` avrebbero potuto essere colpite. Le misure proposte dal Governo, consentendo la vendita dei farmaci da banco anche al di fuori delle farmacie, ma con l’assistenza di farmacisti, intervengono di fatto a tutela della parte debole della categoria, offrendo opportunita` di impiego anche a coloro che, sebbene iscritti all’ordine, non sono in possesso di una licenza per la gestione di una farmacia.
Sebbene personalmente non ritenga che l’adozione di misure di liberalizzazione del mercato conduca necessariamente ad una sua maggiore efficienza ed equità , appare singolare che il principio della libera concorrenza venga sottoposto a critiche da parte dell’opposizione solo quando colpisce alcune categorie. L’attuale opposizione infatti – che nella scorsa legislatura, non potendo intervenire con una diminuzione dei minimi salariali, ha operato per una sempre maggiore precarizzazione del lavoro dipendente – si scandalizza oggi se si incide sulle tariffe minime di professionisti e avvocati; si tratta peraltro di misure analoghe a quelle vigenti negli Stati Uniti, senza che vi siano state ricadute negative in termini di qualità delle prestazioni o dei servizi offerti. Ritiene, in conclusione, che anche su questi temi occorra evitare atteggiamenti pregiudizialmente ideologici, confrontandosi con la realta` delle scelte in concreto operate.