Interrogazione di Claudio Grassi sul fermo di Margherita Dametti da parte delle autorità israeliane

Interrogazione a risposta scritta 4-01439
presentata da CLAUDIO GRASSI
giovedì 1 marzo 2007 nella seduta n.118

GRASSI, RUSSO SPENA, BULGARELLI, SALVI, TIBALDI, CAPRILI, CAPELLI, GAGGIO GIULIANI, BRISCA MENAPACE, TECCE, DEL ROIO, DI LELLO FINUOLI, VALPIANA, SILVESTRI – Al Ministro degli affari esteri – Premesso che:

il comune di Vinci, in collaborazione con l’associazione Onlus di Firenze “Amicizia Italo-Palestinese”, ha partecipato ad un progetto finanziato dalla Regione Toscana per la redazione di uno studio di fattibilità, dal parte del PMRS di Ramallah, in ordine alla realizzazione di quattro reparti pediatrici in altrettanti ospedali di città palestinesi;

Margherita Dametti, cooperante italiana, recentemente impegnata in attività umanitarie presso il Medical Relief di Ramallah per il coordinamento operativo di progetti di istituzioni italiane, è stata nominata dalla Regione Toscana e dal Comune di Vinci quale focus person per il monitoraggio del progetto;

il 9 gennaio 2007 Margherita Dametti, munita di tutti i documenti necessari ed avvertite, tramite l’Ambasciata italiana, le competenti autorità israeliane, è giunta all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un volo della Swiss Air proveniente da Zurigo;

la cooperante italiana, appena scesa dall’aereo, è stata fermata dalle autorità di sicurezza israeliane, che le hanno requisito i documenti e comminato il provvedimento di espulsione;

la cooperante ha subìto un trattamento estremamente umiliante e, dopo una notte di reclusione in una cella del centro di detenzione sito nelle immediate vicinanze dell’aeroporto Ben Gurion, il 10 gennaio è stata imbarcata per l’Italia;

il 18 settembre 2006 Margherita Dametti ha subìto un analogo provvedimento di espulsione ad Allenby, alla frontiera tra Territori palestinesi occupati e Giordania, sotto forma di denied entry non pregiudicante – al contrario di quanto sostenuto dal personale di polizia il 9 gennaio 2007 – la possibilità di rientrare in Israele per un arco determinato di tempo,

si chiede di sapere:

quali iniziative siano state prese dall’Ambasciata italiana al fine di impedire l’espulsione della cooperante italiana;

se il Ministro in indirizzo intenda chiedere in via ufficiale al Governo israeliano le ragioni dell’espulsione della cooperante;

quali iniziative urgenti intenda attivare nei confronti del Governo israeliano al fine di garantire alla sopra citata Margherita Dametti e alle delegazioni di organizzazioni umanitarie ed organizzazioni non governative italiane l’ingresso, attraverso lo Stato di Israele, nei Territori palestinesi occupati, ove, per gli Accordi di Oslo del 1993 tuttora non abrogati, è stabilito che le zone di tipo A siano soggette esclusivamente alle disposizioni dell’Autorità nazionale palestinese e quindi in esse non dovrebbero avere valore i vincoli all’accesso israeliani.

(4-01439)