Interpellanza di Grassi e Del Roio su cooperazione tra Nato e Israele

Pubblicato il 14 dicembre 2006
Seduta n. 88

GRASSI , DEL ROIO – Ai Ministri degli affari esteri e della difesa. –
Premesso che:

notizie di stampa riferiscono che il 16 ottobre 2006 nella sede del comando Nato a Bruxelles, è stato siglato un accordo di cooperazione bilaterale tra l’Alleanza atlantica e Israele che prevede la partecipazione dello Stato israeliano ad operazioni antiterrorismo, e più specificamente, ad operazioni di pattugliamento navale nel Mediterraneo, nell’ambito della missione “Active Endeavour”;

tale accordo è stato reso noto in occasione di un convegno sul tema “I rapporti Nato-Israele e il dialogo mediterraneo” svoltosi nella cittadina israeliana di Herzlya alla presenza del Ministro degli esteri di Tel Aviv, signora Tzipi Livni, e del Vicesegretario generale della Nato, Alessandro Minuto Rizzo, il quale ha fatto esplicito riferimento ad “esercitazioni militari comuni” quali aspetti salienti di un “nuovo capitolo nella cooperazione tra Israele e la Nato”, definiti dalla signora Livni, nel corso dello stesso convegno, “partner naturali”;

per porre fine ai violenti bombardamenti israeliani contro il Libano, nel corso dei quali sono state impiegate bombe al fosforo e oltre 500.000 bombe a grappolo, il 21 agosto 2006 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 1701, con cui è stato posto in essere, nel quadro della missione Unifil, un intervento di interposizione tra Israele e Libano al quale partecipano, in posizione eminente e con notevole dispiegamento di forze umane e strumentali, numerosi Paesi europei (tra cui, con particolare impegno, l’Italia), membri al tempo stesso dell’Alleanza Atlantica,

si chiede di sapere:

se il Governo italiano sia stato preventivamente informato e consultato in merito, e quali informazioni al riguardo i Ministri in indirizzo ritengano di dover fornire;

se i Ministri in indirizzo non ritengano che il coinvolgimento in operazioni Nato di una delle parti belligeranti nel recente conflitto israelo-libanese sia inopportuno, in contemporanea alla missione ONU di interposizione, considerata la rilevante presenza in tale missione di Paesi membri dell’Alleanza Atlantica;

quali misure intendano assumere al fine di evitare che l’Italia si trovi a svolgere, al tempo stesso e nella stessa regione, la duplice e contraddittoria funzione di soggetto neutrale di interposizione tra due Stati belligeranti e di partner in accordi di cooperazione militare con uno di essi.