Infortuni sul lavoro: le leggi ci sono

C’è stato il forte richiamo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha detto che «le morti sul lavoro sono intollerabili. Occorrono leggi e il controllo dello stato, ma soprattutto il controllo delle imprese, dei loro dirigenti, dei lavoratori e dei loro rappresentanti». Sono d’accordissimo con le parole del Presidente Napolitano, tranne che su una cosa: le leggi ci sono e fatte anche bene, sono i controlli che mancano purtroppo! E per aumentare i controlli bisogna aumentare il personale ispettivo, non solo negli ex ispettorati del lavoro che erano fermi, ma nelle Asl. Sì, le Asl, perché sono loro l’organo di vigilanza preposto ai controlli per la sicurezza sul lavoro, e non gli ispettorati del lavoro, come qualcuno ha paventato. E’ inutile fare un Testo unico per la sicurezza sul lavoro se poi non si rafforza il personale ispettivo nelle Asl, che ne hanno pochissimo e con tante aziende da controllare. Abbiamo delle bellissime leggi, peccato che nessuno le faccia rispettare! Peccato che nessuno ascolti la voce dei lavoratori, perché se così fosse sarebbero stati assunti più tecnici della prevenzione delle Asl, sarebbe stata rafforzata la formazione ai lavoratori, sarebbe stato aumentato il numero di ore di formazione per gli Rls e per i datori di lavoro che decidono di svolgere il ruolo di Rspp, sarebbe stata abrogata (o perlomeno modificata) la riforma dei servizi ispettivi (Dlgs 124 del 23 aprile 2004), che invece di rafforzarli li indebolisce, sarebbero stati aumentati gli assegni agli invalidi del lavoro, sarebbe stata rafforzata la sicurezza sul lavoro nei Contratti collettivi nazionali di lavoro, sarebbero state fatte manifestazioni nazionali per dire basta al lavoro nero, alle morti bianche, agli infortuni sul lavoro, sarebbe stato dato più spazio da parte della gran parte dei quotidiani e della tv alla sicurezza sul lavoro invece di parlarne solo quando ci scappa l’infortunio grave o il morto, sarebbero stati assunti i mille ispettori del lavoro previsti nella finanziaria 2007 e non solo 300, sarebbero stati esclusi dall’indulto i reati contro il lavoro (un abbuono di 3 anni è una cosa gravissima, perché spesso questi reati non superano i 3 anni, quindi molti di essi resteranno impuniti).

* Rls