Indagine Isae: metà degli assunti del 2006 saranno precari

Assunzioni in vista nell’Italia del 2006. Secondo un’indagine dell’Isae (istituto di studi e analisi economica) il 27,9% delle imprese ha intenzione di incrementare la propria forza lavoro ma, è questa la vera novità, il peso dei contratti a tempo determinato arriverà a pareggiare quello delle assunzioni fisse. Nei servizi questo rapporto pende già a favore dei primi, preferiti da più della metà delle imprese (51,6%) in linea con quanto successo nel 2004, quando queste tipologie di assunzione hanno riguardato il 52% dei neo-dipendenti. Anche nell’industria comunque il divario si va assottigliando, con solo il 50, 7% delle assunzioni del 2004 fatte con contratti a tempo indeterminato. Fra i futuri precari del 2006 solo al 14, 5% toccherà un contratto di apprendistato e il part-time sarà quello che dovrà firmare il 9, 3% degli atipici. Perché, neanche a dirlo, la formula che più piace ai datori di lavoro è quella delle collaborazioni a progetto, vere eredi dei co. co. co., mentre, scrive l’Isae «si conferma insignificante il peso delle nuove tipologie introdotte dalla legge 30». Ma la conseguenza del continuo ricorso alle collaborazioni occasionali è «la difficoltà nella programmazione del turn over dl lato della selezione e/o da quello della fidelizzazione dei dipendenti». Insomma, largo al lavoratore usa e getta.
A sottolineatura della crescente importanza che le collaborazioni assumono nel terziario e nei servizi piuttosto che nell’industria, l’Isae riporta il dato del Nord Est dove quasi la metà dei nuovi assunti nei servizi avranno il contratto in scadenza con il lavoro da svolgere, mentre nell’industria saranno solo il 4% le imprese che ricorreranno ai contratti a progetto. Più in generale, si possono notare le differenze rispetto ad un anno fa: il contratto a tempo indeterminato avrà un’incidenza del 35, 5% rispetto al 43, 4% del 2004 nell’industria, mentre la forbice si amplia nei servizi dove si abbassa di ben 10 punti percentuali (dal 36% al 26%).

Questi i dati a livello nazionale. Ma come è divisa l’Italia che dà lavoro? La maggior parte delle assunzioni verrà fatta nel nord-ovest (29,2%), grazie all’industria, seguito dal Nord Est dove però la parte del leone la fanno i servizi. In coda Sud e Isole. La classifica è perfettamente invertita se invece prendiamo in considerazione la tipologia delle assunzioni: al Sud c’è la più alta percentuale (23,3%) di intenzioni di assumere lavoratori dipendenti, che scende poi al 20% al Nord Ovest e al 19, 3% al Centro.

Resta inoltre abbastanza basso l’appeal delle agenzie interinali, ormai candidate ad essere vere e proprie fucine di giovani e non bisognosi di un impiego: fra gli industriali vi hanno fatto ricorso il 34, 2% nei servizi solo il 15, 3%. Un dato questo, come molti altri dell’indagine Isae, che presenta differenze territoriali: le agenzie trovano infatti più contatti al Nord (35,2%) che al Centro e soprattutto al Sud dove sono solo il 25, 7% quelli che vi si rivolgono (senza contare poi le isole dove il dato scende al 9,6%). E’ il settore metalmeccanico comunque quello che maggiormente fa la fortuna di Adecco e company: il 40, 5% delle imprese si rivolge a loro. Ma la via preferita per trovare nuovi dipendenti restano quindi i canali informali: due parole, forse un colloquio, quasi mai la formazione e via. L’Isae mette poi in evidenza le differenze dei comportamenti riscontrata fra questa e la stessa indagine di un anno fa: chi adesso prevede di assumere esclusivamente collaboratori in precedenza aveva assunto dipendenti, collaboratori o non aveva assunto nessuno in percentuali quasi uguali e questo «lascia supporre una certa conversione dall’assunzione di dipendenti al ricorso a collaboratori»; e nell’industria questi fenomeni sono più significativi: il 43, 6% delle aziende che assumeranno collaboratori aveva in precedenza assunto dipendenti ed il 34% non aveva assunto nessuno «a conferma delle ipotesi che questa tipologia lavorativa sia destinata a diffondersi nel prossimo futuro anche nell’industria».