IN MERITO ALLA FONDAZIONE DEL PARTITO DELLA SINISTRA EUROPEA

Sappiamo che si dovrà aspettare per vedere quale sarà la linea politica del Partito della Sinistra Europea (PSE), che è stato fondato con il congresso tenutosi a Roma l’8-9 maggio, rispetto ai problemi del mondo contemporaneo. Comunque, sia il processo di preparazione che le idee avanzate durante il congresso di fondazione ci permettono di esprimere un giudizio dettagliato sulle scelte programmatiche ed organizzative del PSE. Il Partito Comunista di Turchia (TKP), partito funzionante in un paese che sta attraversando un complicato processo di adesione all’UE e che si pronuncia contro tale prospettiva, intende esprimere le sue opinioni in merito al Partito della Sinistra Europea, prendendo in considerazione alcuni aspetti di ordine generale.

1.Il TKP, considerando il fatto che in alcuni paesi europei le condizioni sociali e i problemi assumono caratteristiche similari, ha frequentemente affermato che è irrealistico creare una piattaforma programmatica che investa tutta l’Europa e stabilire un “partito” che crei un’agenda politica comune. Oggi, né i livelli di integrazione in ambito UE né l’aggressione imperialista su scala globale diminuiscono l’importanza della lotta nel contesto di uno stato nazionale. A partire da ciò, il TKP, pur essendo convinto della necessità di rafforzare il coordinamento e la solidarietà tra le forze rivoluzionarie, valorizza il ruolo della lotta di classe all’interno del proprio paese.

2.Il Partito della Sinistra Europea viene fondato nello stesso momento in cui gli imperialisti europei tentano di demolire le conquiste della classe operaia, per legarla definitivamente alle istituzioni europee. Il TKP ritiene che le “nuove forme del fare politica “ dell’imperialismo non rappresentano una contesto con cui accordarsi, ma un’aggressione da contrastare. E’ discutibile che il PSE riesca a rendere le masse oppresse più forti e più organizzate contro questa aggressione.

3.Si sa molto bene che la determinazione a “rompere con la tradizione stalinista”, che è stata frequentemente annunciata nel corso del congresso di fondazione, non è una forma particolarmente nuova di artificio retorico. Senza tornare indietro alla notissima discussione in merito “all’esistenza o meno dello stalinismo”, intendiamo affermare che quella della “fuoruscita dalla vecchia tradizione comunista” è di per sé un’idea vecchia. Non c’è alcuna prova storica che dimostri che i valori che sono stati portati avanti, utilizzando il nome di Stalin, siano “più vecchi” di quelli proclamati sotto la bandiera del “nuovo comunismo”. Per questa ragione, il TKP pensa che non abbia fondamento la discussione su importanti problemi teorici e politici del nostro movimento, utilizzando il nome di Stalin come punto di riferimento.

4.Speriamo che le forze progressiste nel Partito della Sinistra Europea non insisteranno troppo nella loro attitudine polemica contro Cuba socialista – che deve fronteggiare una nuova campagna aggressiva che vede uniti gli imperialisti USA e UE – fino ad arrivare al punto di rafforzare la campagna imperialista.

5.Ci preme comunque affermare che ogni passo attuato dal Partito della Sinistra Europea contro l’imperialismo, l’aggressione liberale e le politiche di guerra dei paesi imperialisti, verrà sostenuto dal TKP, come da altre forze.

Partito Comunista di Turchia
Segretariato del Comitato Centrale