Importanti misure per difendere il nostro sistema sociale

Intervento in Parlamento del Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, Raul Castro Ruz

(STRALCIO)

Diverse agenzie di stampa e autonominatisi “analisti” del tema Cuba, con innumerevoli articoli e lanci di agenzia, hanno puntato per giorni, prima e dopo l’anniversario del 26 luglio, sul perentorio annuncio di presunte riforme del nostro sistema economico-sociale e l’applicazione di ricette capitalistiche per rianimare l’economia. Alcuni addirittura hanno avuto la faccia di descrivere una lotta dentro la Direzione della Rivoluzione e alla fine tutti concordano nel chiederci cambiamenti più rapidi e profondi nella direzione di smontare il socialismo.
Esaminando freddamente queste campagne di stampa risulta evidente che quasi tutte le agenzie sono dirette da uno stesso filo conduttore. (…)
Con l’esperienza accumulata in più di 55 anni di lotta rivoluzionaria sembra che non siamo messi tanto male e che la disperazione e frustrazione non siano nostri compagne di viaggio. Se ci elogiassero, allora sì avremmo motivi per preoccuparci.
Come ha affermato il compagno Machado Ventura (NdT-che ha tenuto il discorso ufficiale il 26 di luglio): “proseguiremo con senso di responsabilità, passo dopo passo, con i tempi che stabiliremo noi, senza improvvisazioni nè precipitazione, per non sbagliare e per lasciarci definitivamente alle spalle errori e misure incompatibili con la situazione attuale”.
L’unità fra i rivoluzionari e fra la direzione della Rivoluzione e la maggioranza del popolo è la nostra più importante arma strategica, quella che ci ha permesso di arrivare fino a qui e di continuare a migliorare il nostro socialismo.
Anche se è doloroso per i nemici, la nostra unità è oggi più solida che mai e non è frutto di falsa unanimità o di simulazione opportunista: l’unità non esclude divergenze oneste, ma presuppone discussione di idee che anche quando sono differenti, hanno in comune il proposito finale di giustizia sociale e di sovranità nazionale. Questo ci permetterà sempre di arrivare alle migliori decisioni.
L’unità si stimola e si accresce nella più ampia democrazia socialista e nella discussione con il popolo aperta su tutti i temi, per quanto delicati siano.
Parlando di temi delicati, riferisco che dopo mesi di studio sulla modernizzazione del modello economico cubano, il Consiglio dei Ministri, nell’ultima riunione del 16-17 luglio, allargata alle amministrazioni provinciali, al sindacato, alle organizzazioni di massa, ha concordato un insieme di misure per arrivare, con diverse fasi, alla riduzione degli organici considerevolmente eccessivi nel settore statale.
In una prima fase, che prevediamo di concludere nel primo trimestre del prossimo anno, si modificherà il trattamento lavorativo e salariale ai lavoratori disponibili di un gruppo di organismi dell’amministrazione centrale dello Stato, abbandonando quelle posizioni paternalistiche che sottovalutano la necessità di lavorare per vivere e riducendo così impegni di spesa improduttivi, com’è il salario uguale per tutti, indipendentemente dal numero di anni di lavoro, e la garanzia di un salario durante lunghi periodi a persone che non lavorano.

(…)
E’ necessario creare un clima di trasparenza e dialogo dove emerga un’informazione ai lavoratori corretta e impeccabile e dove le decisioni siano adeguatamente collegiali e si creino le necessarie condizioni organizzative.
La stretta osservanza del principio di idoneità nel determinare chi ha più diritto di occupare un posto di lavoro deve contribuire ad evitare qualsiasi manifestazione di favoritismo, o di discriminazione di genere o di ogni altro tipo, deviazioni che devono essere affrontate con tutta fermezza.

Il Consiglio dei Ministri inoltre ha previsto di ampliare l’esercizio del lavoro indipendente e la sua utilizzazione come un’alternativa in più d’occupazione dei lavoratori in soprannumero, eliminando diverse proibizioni esistenti per il rilascio di nuove licenze (…).
E’ stato al tempo stesso approvato un regime tributario per il lavoro indipendente che risponda al nuovo scenario economico e garantisca che chi entra in queste nuove attività contribuisca alla prevenzione sociale, paghi imposte sui propri guadagni e quelli che assumono lavoratori paghino un tributo.
Prossimamente si svolgerà un’assemblea ampliata del Consiglio Nazionale della CTC (NdT- Centrale Lavoratori Cubani, la federazione sindacale) dove, con i principali dirigenti operai, affronteremo in dettaglio queste importanti decisioni che costituiscono un cambiamento strutturale e concettuale, mirato alla difesa e sviluppo del nostro sistema sociale, perchè sia sostenibile nel futuro, così da rispettare il mandato del popolo di Cuba, raccolto dalla Costituzione, secondo cui il carattere socialista e il sistema politico e sociale sono irrevocabili.
L’Avana, 1° agosto 2010