Il Venezuela espelle l’ambasciatore israeliano

Il Venezuela ha espulso l’ambasciatore israeliano per protestare contro l’attacco di questo paese a Gaza, dopo che il presidente venezuelano l’ha definito un “olocausto”
La mossa diplomatica è stata effettuata martedì 06 gennaio, a poche ore dall’uccisione di 40 palestinesi in una scuola delle nazioni Unite, dove i civili avevano cercato rifugio dall’offensiva.
“Un Olocausto, ecco ciò che sta avvenendo a Gaza adesso”, ha commentato in televisione Hugo Chavez, il presidente venezuelano.
“L’attuale presidente di Israele dovrebbe essere portato di fronte alla Corte Penale Internazionale, insieme al Presidente degli Stati Uniti”
Almeno 660 Palestinesi sono stati uccisi a Gaza da quando Israele ha iniziato la sua offensiva il 27 Dicembre 2008, nel tentativo di fermare il lancio di razzi da Gaza.
“Terrorismo di stato”
Il Ministro degli esteri del Venezuela, ha affermato in una nota che la campagna israeliana costituisce una”fragrante violazione del diritto internazionale” e ha parlato di “terrorismo di stato”.
“Per le ragioni menzionate il Governo del Venezuela deciso di espellere l’ambasciatore di Israele e parte del personale diplomatico dell’Ambasciata”, riporta la nota.
Lunedì scorso Chavez, fortemente critico nei confronti di Israele e degli Stati Uniti, ha accusato Washington di aver avvelenato Yasser Arafat, l’ex Presidente Palestinese, per destabilizzare il Medio Oriente e giustificare le incursioni israeliane, patrocinate dagli USA.
Gli Stati Uniti, descritti da Chavez come un impero decadente, supporta ampiamente Israele, suo alleato nella regione.
Martedì la Casa Bianca ha detto che avrebbe supportato un immediato “cessate il fuoco” a Gaza, ma solo se durevole.

Fonte: http://english.aljazeera.net Traduzione di Andrea Martini