Il sindacato di classe portoghese si impegna a intensificare la lotta

Salutando lo sciopero generale come una “straordinaria vittoria dei lavoratori”, in un contesto che esige l’immediata continuazione dell’azione sindacale, Manuel Carvalho da Silva, segretario generale della CGTP-IN ha presentato la risoluzione approvata dagli organismi dirigenti della grande centrale sindacale di classe portoghese, dopo lo svolgimento della grande giornata di lotta del 24 novembre

La risoluzione definisce priorità immediata dell’azione sindacale la necessità di un “rafforzamento dell’intervento nei luoghi di lavoro pubblico e privato”. Con le sue proposte la CGTP-IN si propone di “superare i problemi che il paese affronta” attraverso un cambiamento che assicuri politiche “indirizzate alla creazione di impiego, a risposte sociali ai disoccupati, al miglioramento dei salari e alla limitazione della precarietà”.

Ricordando il successo straordinario dello sciopero generale, dimostrato dall’adesione di più di tre milioni di lavoratori, e dall’assenza nelle grandi città di traffico stradale nelle ore di punta – dato che è stato ufficialmente confermato dalle forze di pubblica sicurezza – Manuel Carvalho da Silva ha evidenziato “l’enorme trasversalità della partecipazione anche in molti settori, dove da molto tempo non si lottava”.

Particolare importanza è attribuita CGTP-IN alla partecipazione della gioventù lavoratrice, che ha risposto in massa all’appello lanciato dalla centrale sindacale e che “ha compreso che, delle lotte degli ultimi decenni, l’ultima è quella che assume un significato particolare per le giovani generazioni e che da essa dipende il suo futuro”.

Di fronte alla lotta organizzata dei lavoratori, “il padronato e il governo devono assumere le proprie responsabilità”, ha proseguito Carvalho da Silva, sottolineando che “non è possibile trovare un accordo su misure che provochino l’impoverimento dei lavoratori, la distruzione di posti di lavoro, l’aumento della disoccupazione, la diminuzione delle protezioni ai disoccupati e la recessione economica”.

Per la CGTP-IN, lo sblocco della contrattazione collettiva e la sua attivazione dovranno servire a “fissare i diritti dei lavoratori e a farli progredire”, migliorando le condizioni di salute, igiene e sicurezza, aumentando la qualità e l’efficienza delle imprese e impedendo che non vengano rispettati i contratti.

Prevenire i licenziamenti, attraverso misure per le imprese a rischio, è un’altra richiesta del sindacato di classe portoghese.

Non lasciare cadere la speranza, mobilitando i lavoratori su rivendicazioni concrete, e costruire l’unità d’azione continuerà ad essere elemento essenziale dell’iniziativa della CGTP-IN “per una migliore distribuzione della ricchezza e dei profitti realizzati dal grande padronato, che se ne appropria senza reinvestire nel settore produttivo”.

Un miglioramento generalizzato dei salari “è fattore determinante del rilancio dell’economia, di spinta al mercato interno e di miglioramento qualitativo della produttività”.

Pari rilevanza viene attribuita dalla CGTP-IN alla lotta contro la precarietà. Poiché il Portogallo è, tra i paesi dell’Unione Europea, quello che ha il maggior numero di lavoratori con contratti precari, soprattutto giovani, la centrale sindacale esige “la limitazione dei contratti di lavoro non permanente alle attività e alle situazioni di natura chiaramente temporanea”.

La CGTP-IN ha annunciato che le sue unioni distrettuali organizzeranno, per tutto il mese di dicembre, iniziative sui problemi concreti della condizione dei lavoratori “per denunciare l’ingiustizia delle misure governative e le pratiche padronali, la precarietà delle condizioni di vita, la generalizzazione delle povertà e delle disuguaglianze, e per chiedere un cambiamento di politica”.

Rivendicare l’aumento del Salario Minimo Nazionale a 500 euro a gennaio, come concordato in sede di Concertazione Sociale, nel 2006, e intensificare la lotta nei luoghi di lavoro, “privilegiando le rivendicazioni specifiche, e avendo sempre presente l’affermazione del diritto al lavoro e al lavoro con diritti” sono gli altri impegni centrali assunti dalla CGTP-IN.